Si sono vissuti attimi di confusione, questa mattina, nel Tribunale leccese situato a ridosso di viale De Pietro, uno dei tratti più trafficati della città. Presso il Palazzo di Giustizia giungono alcune telefonate che ipotizzano la presenza di un ordigno al suo interno. O meglio, prima la 'soffiata' sarebbe stata data ad un giornalista de 'La Gazzetta del Mezzogiorno' di Bari; quest'ultimo poi ha avvertito la Questura de del capoluogo pugliese, che successivamente si è messa in contatto con la sede salentina. Una notizia choc, da far venire i brividi. E così una tranquilla giornata lavorativa viene sconvolta al punto da dover rivedere tutti i programmi.
Un allarme bomba, insomma; che, ovviamente, ha determinato l’evacuazione dello stabile degli uffici da parte di molti magistrati, avvocati e impiegati. Tutti si trovano, adesso, nella parte dell’ingresso esterno, attendendo una pronta ricognizione delle forze dell’ordine per verificare se la segnalazione sia pervenuta da fonti attendibili o meno. Certo è che, in casi del genere, nulla vada lasciato al caso. Pertanto, la tempistica con cui gli occupanti dell’immobile sono usciti in fretta e furia trova giustificazione nella sensazione di paura e sgomento.
Secondo primissime ricostruzioni della vicenda, però, pare che già alcune persone stiano cominciando a rientrare. Con ogni probabilità l’allarme è rientrato, ma per dirlo con certezza bisognerà attendere alcune ore, magari attraverso una ricostruzione ufficiale delle competenti autorità. E quindi comprendere l'attendibilità dell'improvvisa segnalazione che ha modificato i piani di molti addetti ai lavori.