Pc, cellulari e Play Station: denunciato un truffatore seriale di Corsano


Condividi su

È finito nei guai un 45enne di Corsano, denunciato in stato di libertà dai Carabinieri di Tricase nella mattinata odierna con l’accusa di truffa, perpetrata per anni, a mezzo internet.
 
Su l’uomo, ben conosciuto dalle Forze dell’Ordine, pendono le accuse di oltre 30 truffe, messe a segno in tutto il territorio  nazionale. In particolare, il 45enne era solito pubblicare annunci su siti specializzati dove metteva in vendita praticamente di tutto.
 
Pc portatili, smartphone, tablet, playstation: il tutto, naturalmente, a prezzi vantaggiosi. I clienti venivano rassicurati durante tutte le fasi delle trattative e venivano così convinti a pagare la somma pattuita attraverso ricariche da effettuare sulla carta ‘Postepay’ o mediante bonifici.
 
Ricevuta la somma richiesta, il numero di cellulare, l’annuncio e soprattutto il venditore sparivano dalla circolazione. Il suo punto di forza era la scarsa propensione da parte dei malcapitati a denunciare: per qualche centinaia di euro nessuno infatti, sporgeva denuncia. Qualcuno però ha deciso di andare fino in fondo.
 
Sono partite dunque le indagini, le quali hanno permesso di appurare che le postepay e i conti correnti erano tutti riconducibili al corsanese che aveva cagionato danni economici di svariate migliaia di euro.
 
Questa mattina, perciò, i militari del Nucleo Operativo si sono presentati pressi l’abitazione dell’uomo, dando il via alla perquisizione. Certo, si aspettavano di trovare qualcosa, ma gli oggetti ritrovati andavano oltre ogni aspettativa.
 
Ventinove Hard Disk di varie marche, tredici carte PostePay, sette carte di credito di vari istituti bancari, tredici sim card di vari operatori telefonici, tre pen drive di varie marche utilizzate verosimilmente per la connessione internet, cinque congegni per inserimento codici di sicurezza dei conti correnti on line. E poi ancora centoventisei schede di vari operatori telefonici, copiosa documentazione relativa sia a rapporti con banche e uffici postali, conti correnti e utenze telefoniche, numerose ricevute di pagamenti e versamenti postali e bancari e due computer.
 
Un vero e proprio ‘laboratorio di truffe online’, lo hanno definito i Carabinieri. Non poteva mancare il denaro: 1.915 euro di vario taglio, ritenuto come provento dell’attività illecita.
 
Il tutto è stato naturalmente posto sotto sequestro e ora verrà analizzato dagli inquirenti per verificare l’esistenza di altri episodi di truffa telematica.