La cessazione degli incarichi del personale pulitore di SanitaService, l’azienda in-house dell’Asl di Lecce, potrebbe configurarsi a tutti gli effetti come un interruzione di pubblico servizio. Per questo motivo la Fp Cisl – Comparto Sanità, la Uil Fpl e la Fsi Usae chiedono la proroga di almeno 30 giorni degli incarichi in scadenza evitando di ricorrere ad una dose massiccia di straordinari con il personale in servizio che secondo i sindacati non sarebbe in grado di far fronte alle necessità. Si tratta tra l’altro di personale che garantisce la pulizia delle sale operatorie.
‘La paventata interruzione di attività di pulizia e di supporto –scrivono Cisl, Uil e Fsi-Usae – potrebbero creare allarmismo e negativo impatto mediatico sulla popolazione, in special modo considerato che la mancata attività di che trattasi potrebbe generare gravi ripercussioni sulla igiene sanitaria ospedaliera, trattandosi di un periodo post-emergenziale per cui ancora vige una pregnante allerta’.
Scricchiola dunque l’accordo del 5 settembre scorso sottoscritto tra Asl di Lecce, SanitaService e le organizzazioni sindacali, un accordo che aveva portato alla sospensione dello sciopero proclamato in attesa della nomina dell’amministratore unico di SanitaService, poi avvenuta, a cui sarebbe toccato il compito di definire e
discutere il Business Plain e il contestuale fabbisogno del personale per assicurare la necessaria assistenza sanitaria presso i presidi ospedlieri della Asl di Lecce. La situazione del Dea del Vito Fazzi, però, è già un banco di prova su cui alcune sigle sindacali vogliono vederci chiaro.
‘Allo stato dell’arte – scrivono Cisl, Uil e Fsi-Usae – tra qualche giorno cesserà la propria attività lavorativa un nutrito contingente di personale SanitaService addetto alle pulizie, lasciando irrimediabilmente alcune lacune operative che potranno configurarsi in una vera e propria interruzione di pubblico servizio. Da tale esamina risulta chiaro che, l’intervento tamponante proposto da Sanitaservice nel sopperire alla carenza di personale con prestazioni di lavoro straordinario, sia di fatto una ammissione di possibile strutturazione di carenza di personale difficilmente sostituibile con immediato reclutamento di ulteriore personale. Nelle more della emanazione delle previste linee guida regionali, si chiede alla Asl Lecce e Sanitaservice voler garantire una proroga tecnica di almeno 30 giorni al personale attualmente in servizio a tempo determinato e che, a brevissimo cesserà, stralciando così la posizione dei comandi con prestazioni di lavoro straordinario al fine di sopperire tale carenza, tanto più che, l’utilizzo del lavoro straordinario trova dei limiti sia nella fattibilità economica in quanto non concordato, sia da parte del personale che non potrebbe garantire la copertura di turni per circa 100 pulitori in meno’.
Viene dunque tirata in ballo la Regione Puglia, dal momento che l’impossibilità di reclutamento è inibita dagli uffici regionali che ne hanno disposto la sospensione sine die. Per questo le sigle sindacali chiedono con urgenza agli organi e agli uffici regionali di voler immediatamente porre in essere le linee guida affinchè le Asl del territorio possano immediatamente attivarsi nel reclutamento di ulteriore personale al fine di scongiurare il blocco delle attività di pulizia presso le diverse macrostrutture aziendali in particolare della Asl di Lecce.