Nell’ambito dell’ attività promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, il dispositivo aeronavale della Guardia Costiera ha condotto nella giornata di ieri un’ attività di controllo al largo delle coste salentine mirata a contrastare il fenomeno della pesca illegale. Sequestrati 3.200 kg di pesce e comminata multa da 4mila euro
Contrastare il fenomeno della pesca illegale e tutelare l’ambiente ittico-marino. Con quest’obiettivo la Guardia costiera tiene monitorate le acque antistanti le coste del Salento, al fine di bloccare ogni attività illecita.
Così, la motovedetta CP 310 della Guardia Costiera di Gallipoli, con a bordo un nucleo ispettivo di militari specializzati in materia di vigilanza pesca, ha intercettato, a seguito di ricognizione aerea effettuata dal velivolo “Manta” del Corpo delle Capitanerie di porto decollato dal Nucleo Aereo di Catania, a circa 60 miglia nautiche dalla costa di Leuca, il motopeschereccio “Attila II” iscritto nei registri di Monopoli, intento in attività di pesca in spregio al vigente divieto.
Fino alla mezzanotte di oggi, infatti, vigeva il divieto di pescare, trasbordare, detenere a bordo e sbarcare esemplari di pesce spada nel Mar Mediterraneo, sancito dal decreto n. 1202 del 13 gennaio 2014 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, emanato al fine di favorire il ripopolamento della specie ittica.
L’attività di vigilanza – che ha avuto inizio all’alba di ieri – si è concretizzata intorno alle ore 19.00 quando la motovedetta partita da Gallipoli, a seguito delle indicazioni fornite dal velivolo della Guardia Costiera, ha intercettato “Attila II” in attività di pesca ad una notevole distanza dalla costa.
Durante l’ispezione condotta a bordo del peschereccio, i militari della Capitaneria di porto di Gallipoli, hanno rinvenuto nelle celle frigo dell’imbarcazione numerosi esemplari di pesce spada di varie dimensioni. L’unità, pertanto, è stata scortata nel porto di Gallipoli dove è giunta alle prime luci del giorno.
In esito all’attività di controllo e di pesatura condotta in banchina, il personale operante ha accertato la detenzione di 192 esemplari di pesce spada per un totale di circa 3.200 chilogrammi.
I militari, quindi, hanno comminato al comandante del peschereccio una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 4mila euro ed a porre sotto sequestro amministrativo l’attrezzatura di pesca utilizzata, un palangaro con 191 ami e 6 boe radarabili e l’intero prodotto ittico per un controvalore commerciale complessivo stimato in 3mila euro. È stata, inoltre, rilevata e sanzionata un’irregolarità nella composizione dell’equipaggio.
Circa la metà degli esemplari di pesce spada sequestrati, infine, a seguito del previsto parere di idoneità al consumo umano rilasciato dal personale del Servizio Veterinario dell’Asl di Gallipoli intervenuto sul posto, è stato devoluto a 15 Enti / Associazioni caritatevoli della Provincia di Lecce.