Maltratta e picchia la compagna incinta: 23enne condannato a 4 anni e 2 mesi


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Una lunga serie di vessazioni verso la fidanzata “costano” una condanna a 4 anni e 2 mesi per un giovane di Taviano. Il gup Sergio Tosi, al termine del giudizio abbreviato, ha ritenuto il 23enne D.G. colpevole del reato aggravato di maltrattamenti e lesioni personali. L’imputato è assistito dall’avvocato Biagio Palamà.

I fatti si sono verificati per ben tre anni. Dal 2014 al 2017, il tavianese ha minacciato e picchiato la convivente anche quando era incinta. In un’occasione le avrebbe rotto il setto nasale, dopo l’ennesimo episodio di violenza. Non solo, l’avrebbe anche segregata in bagno, in crisi di astinenza da sostanze stupefacenti.

Dopo la nascita del loro bambino, la furia non si sarebbe placata e si sarebbe anzi manifestata in maniera più violenta. D.G. avrebbe continuato a picchiare la fidanzata (con lesioni refertate dai medici), sia in casa che fuori, anche presso locali pubblici e dinanzi al figlio minore. Invece, nel mese di maggio del 2018, avrebbe distrutto la carrozzeria della sua macchina con calci e pugni. Inoltre, avrebbe ingiuriato la fidanzata con continui messaggi pubblicati sui social network.

La vittima, intanto, trovò il coraggio di denunciare il convivente, grazie all’intervento di un Centro Antiviolenza. D.N. venne successivamente arrestato e condotto in carcere. Attualmente, si trova ai domiciliari presso una comunità di recupero.