Picchiava e violentava la compagna. Condannato a 7 anni e 6 mesi


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Dura condanna per un 28enne di Porto Cesareo, accusato di aver distrutto l’auto della ex con una mannaia da macellaio e di averla picchiata e violentata anche sotto effetto di droga. Il collegio della prima sezione penale (presidente Fabrizio Malagnino, a latere Marco Marangio Mauro e Maddalena Torelli), a conclusione del processo, gli ha inflitto la pena di 7 anni e 6 mesi di reclusione.

L’imputato rispondeva di maltrattamenti, violenza sessuale, danneggiamento, lesioni e sequestro di persona. Per quest’ultimo reato è stato disposto il non doversi procedere per difetto di querela.

La sentenza prevede anche il pagamento di una provvisionale di 50mila euro, oltre al risarcimento da liquidarsi in separata sede, per la parte civile assistita dall’avvocato Stefania Mercaldi.

Il pm Erika Masetti ha invocato la condanna ad oltre 10 anni di reclusione.

L’imputato, attraverso i suoi legali, gli avvocati Riccardo Giannuzzi e Stefano Prontera, potrà fare ricorso in Appello non appena si conosceranno le motivazioni della sentenza (entro novanta giorni). Il 28enne si trova agli arresti domiciliari in una comunità.

Le indagini dei carabinieri hanno preso il via dall’episodio del 21 agosto del 2023, quando il giovane avrebbe sfasciato la macchina della ex, utilizzando una mannaia da macellaio. E dall’ascolto della presunta vittima, sarebbero emersi una serie di episodi di violenza e sopraffazione per mano dell’ex compagno.

Questi fatti si sarebbero verificati tra settembre del 2020 e febbraio del 2021.

Secondo l’accusa, il 26enne le impediva di avere contatti con familiari e amici. E poi, la chiudeva a chiave in casa e la privava del cellulare. Non solo, in più circostanze, l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.