Poggiardo, sequestro preventivo del Noe all’impianto di biostabilizzazione


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Il caso rifiuti nel Salento continua a tenere banco e, in particolare, a far parlare ancora di sé è l'impianto di biostabilizzazione di Poggiardo. Dopo la querelle tra Regione da una parte e Comune e Provincia di Lecce dall’altra, nella giornata di oggi è arrivato un importante risvolto alla vicenda.

Odori nauseabondi e miasmi, per questo motivo sono scattati i sigilli per l’impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani, di proprietà della ditta “Progetto ambiente provincia di Lecce srl” e sito appunto a Poggiardo in località “Pastorizze”. È scattato, quindi, il sequestro preventivo, emesso dal Gip del tribunale di Lecce (Dottor Maritati), che non blocca completamente le attività, ma permette di proseguirle.

La Procura della Repubblica (su disposizione del Dottor Negro), infatti, nel disporre l’esecuzione del provvedimento, ha concesso un termine di 15 giorni per la materiale esecuzione del decreto di sequestro, anche al fine di consentire l’eventuale adeguamento degli impianti sequestrati, per i quali è in corso una consulenza tecnica, a cura dell’ingegnere barbara valenzano dell’Arpa Puglia.

L’intervento arriva a parziale conclusione di complesse indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dai Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Lecce e dalla Polizia provinciale del capoluogo salentino, avviate a seguito di esposti presentati da cittadini ed associazioni ambientaliste.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a chiarire tutte le responsabilità visto che, come hanno verificato le indagini, si sono causati, nei territori dei comuni di Poggiardo e Giuggianello, in luoghi di pubblico transito nonché di uso comune e di uso altrui, emissioni maleodoranti, derivanti dai cicli di produzione e gestione del suddetto impianto, atte a molestare numerose persone. L’ipotesi di reato, al momento contestata a tre persone, è quella del getto pericoloso di cose. 

Prende tempo per dichiarazioni ufficiali il primo cittadino di Poggiardo Giuseppe Colafati che raggiunto da “Leccenews24” al telefono chiede più tempo per approfondire la questione: “Premettendo che rimaniamo in attesa di conoscere i risvolti della vicenda, nel totale rispetto del lavoro della Magistratura, ero comunque a conoscenza delle attività d’indagine perché in qualità di primo cittadino di Poggiardo ero stato già ascoltato. Quello che ora mi preme sottolineare in queste prime ore è che l’Amministrazione è sempre stata attenta a segnalare quanto andava segnalato a tutela della salute dei cittadini”.