Finisce sui social la frase “Non possiamo promuoverli tutti, stiamo bassi” pronunciata da un commissario d’esame di avvocato, nel corso di una riunione tenutasi a Lecce, ieri mattina.
In questi giorni, gli aspiranti avvocati della provincia di Brescia stanno sostenendo la prova. Ed uno dei commissari si sarebbe fatto sfuggire a microfono aperto la frase “incriminata”. Nel frattempo, i candidati erano collegati “da remoto” ed hanno potuto ascoltare quanto affermato. L’audio è stato successivamente pubblicato su Instagram.
Il fatto si è verificato mentre era in corso la riunione con due commissari in presenza nella Corte d’Appello di Lecce e l’altro collegato “da remoto”, per stabilire il giudizio finale da assegnare ad un candidato bresciano. A seguito dell’episodio, il Ministero della Giustizia ha annunciato verifiche sull’accaduto.
Ricordiamo che sono complessivamente 475 i candidati bresciani che stanno affrontando la prova per l’abilitazione alla professione. Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, il Ministero ha stabilito di sottoporre i candidati ad un doppio esame orale, eliminando la prova scritta.
L’avvocato Sergio Limongelli, segretario dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, sottolinea come “l’ordine non conosce con esattezza come sono andati i fatti e non può giudicare, inoltre non ci sono i margini per un intervento dello stesso”. E aggiunge: “Si tratta di un esame nuovo che comporta dai rischi per l’utilizzo dei mezzi telematici.” E conclude, affermando “Naturalmente resta il fatto che la commissione deve valutare i candidati senza pregiudizi e sulla base delle linee guida indicate dal Ministero”.
