Solo alcune province d’Italia quali Roma, Milano, Padova, Firenze, Ancona, Bolzano, Livorno, Torino e Trieste sono state scelte per potenziare il servizio di controllo del territorio. Ma da questa mattina è attiva anche presso la Questura di Lecce la prima “Unità Operativa di Primo Intervento”. Inserite nell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, le UOPI – questa la loro sigla – lavorano accanto alle “volanti” con il compito di effettuare una specifica vigilanza nei luoghi considerati obiettivi sensibili, oppure in quelli dove vi è particolare affluenza di persone. Il personale che le compone è stato selezionato tra i poliziotti in servizio nella provincia ed ha superato un duro addestramento nelle tecniche operative. Insomma, quello che i cittadini da tempo chiedevano, soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti che hanno sconvolto il mondo intero.
I sindacati delle forze dell’ordine, peraltro, avevano già esposto la problematica agli alti vertici governativi. Il Sap Lecce, infatti, si schierò col Prefetto Claudio Palomba che – durante un Comitato Straordinario per la sicurezza – annunciò le misure contro eventuali attacchi terroristici. 'Da noi il personale antiterrorismo sarà pronto tra circa un mese e necessita di rinforzi', avvertì la sigla. Difatti, la notizia risale intorno a metà novembre. Non solo. In occasione dell’evento, organizzato anche dalla Prefettura leccese, intitolato “Tenera è la Notte”, ci fu la presenza del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a confermare la volontà di aumentare i presidi di sicurezza nel capoluogo salentino.
“Per quel che riguarda la sicurezza nei porti pugliesi – disse – non esistono posti a rischio zero, come dimostrano gli episodi avvenuti in ogni parte del mondo dall’11 settembre a oggi, ma il nostro servizio di intelligence ha ben funzionato, anche riguardo al pericolo via mare”.
“In Puglia – concluse – ci sono porti che guardano verso Est e ci sono alcune specificità nei confronti nelle quali non sono ammesse distrazioni”.