
A dieci mesi dall’avvio del programma sull’Ufficio per il processo che durerà complessivamente tre anni, il quadro è confortante. «Quando ci sono le risorse la macchina della giustizia funziona meglio». È uno dei passaggi salienti del resoconto fornito dal presidente del Tribunale di Lecce Roberto Tanisi. Nella mattinata di oggi, nel corso di un incontro con la stampa, presso il suo ufficio in viale de Pietro, il presidente Tanisi ha fatto il punto della situazione ed ha illustrato i contenuti della relazione, affiancato dalla dirigente amministrativa Alessandra Scrimitore.
Il presidente ha fornito alcuni dati. Al momento sono impiegate 79 unità. Si tratta di giovani laureati provenienti da vari ambiti. Il loro inserimento è stato, come sottolineato da Tanisi: «Un supporto importante ed un arricchimento per tutti, anche se ha comportato alcuni cambiamenti, poiché prima eravamo abituati a lavorare da soli». Ad ogni modo, ha affermato il presidente: «Questa attività va di pari passo con l’idea di rendere il tribunale più efficiente». Anche se, ha aggiunto: «Le risorse sono limitate nel tempo, ma il ministero dovrebbe trovare altre soluzioni».
Inoltre, l’apporto dei neoassunti funzionari UPP assegnati all’area civile e penale del Tribunale di Lecce ha avuto ricadute positive anche su uffici (corpi di reato, recupero crediti e spese di giustizia) e materie che, pur non essendo direttamente interessati dagli obiettivi PNRR, presentavano delle criticità tali, in termini di arretrato, da avere negative ripercussioni sull’efficienza della macchina giudiziaria.
E in base al monitoraggio dei dati rilevati dai diversi uffici giurisdizionali, sono stati segnalati benefici di tipo prevalentemente organizzativo-amministrativo nella gestione delle udienze e dei ruoli, nello scarico di udienze e verifica dei depositi, nell’accesso diretto ai sistemi informatici. Naturalmente, il processo di inserimento di un così ingente numero di unità ha richiesto, nei primi mesi dall’immissione in servizio, una serie di interventi in chiave innovativa finalizzati all’entrata a regime dei nuovi funzionari. E si è dovuta predisporre una specifica formazione per soggetti provenienti da altre realtà lavorative, che di fatto è ricaduta in capo ai magistrati assegnatari.
Quindi, secondo il presidente Roberto Tanisi, è certamente necessario apportare qualche correttivo nell’organizzazione complessiva del progetto, che rispetto all’impostazione iniziale ha subito alcuni aggiustamenti necessari. E Tanisi ha sottolineato: «L’importanza di una riorganizzazione del tribunale per rendere più efficiente il palazzo di giustizia». Viene ribadita l’importanza del concetto di Ufficio Per il Processo e non di ufficio per il giudice. Ed occorre pensare ad un nuovo modello organizzativo sul lavoro dell’ufficio giudiziario inteso come strumento che possa permettere l’ottimizzazione delle risorse, delle prassi, delle attività di studio e ricerca, di processo. Un team che lavori a servizio di un gruppo di magistrati, e che dia avvio ad un processo di smaltimento e di organizzazione preliminare del lavoro del magistrato.
Sulla base dei dati analizzati nella relazione, viene comunque evidenziato come, a dieci mesi dall’avvio dell’Ufficio per il processo, si è registrato, nel Tribunale di Lecce, un trend di abbattimento dell’arretrato che, benché positivo, richiederà, nei mesi a venire, un continuo e maggiore sforzo ai fini del compiuto raggiungimento dei target PNRR.
E per quanto riguarda il Disposition Time, l’andamento dei tempi medi di definizione dei procedimenti, superata una prima fase di assestamento, è in linea generale, coerente con gli obiettivi delineati dal PNRR, riportando, tanto in area civile quanto in area penale una progressiva diminuzione.
Riguardo il tribunale civile, il numero di procedimenti pendenti, registra una palese riduzione, passando da un totale di 34.908 pendenze a marzo 2022 ad un totale di 31.826 pendenze nel mese di dicembre 2022, con una variazione rispetto alla baseline del 2019 pari a –16,03%.
Invece, nel mese di dicembre 2022, l’area penale del Tribunale ha registrato, nel complesso, rispetto alla baseline del 31.12.2019, una notevole riduzione del DT a 341 gg, evidenziando così un andamento perfettamente in linea con i target del PNRR rispettivamente al 2024 e al 2026. In particolare, la variazione rispetto al 2019 si attesta, al 31 dicembre 2022, su un -20,5%.
Ad ogni modo, sottolinea Tanisi, il Tribunale di Lecce sta fornendo un notevole contributo nell’ottica del perseguimento degli obiettivi PNRR da raggiungere a livello nazionale. Ed in prospettiva, concentrando ed incrementando ulteriormente gli sforzi, si auspica consentiranno la realizzazione dei target richiesti dall’Unione Europea.