“Il processo va celebrato nell’aula bunker”, rinviata l’udienza “Case e voti”

La Corte di Assise è risultata troppo piccola e la prossima udienza, fissata per il 10 giugno, si svolgerà nell’aula bunker di Borgo San Nicola.

La Corte di Assise è troppo piccola e gli avvocati chiedono ed ottengono che l’udienza del processo “Case e voti” sia celebrata in aula bunker. È accaduto in mattinata, presso il palazzo di giustizia di viale de Pietro.

Nell’imminenza del dibattimento, il collegio difensivo ha invocato il differimento ad altra data. La ragione? L’impossibilità di seguire il processo in mancanza di spazi adeguati, come già segnalato in una scorsa udienza dall’avvocato Luigi Rella.

L’aula di Corte di Assise è troppo piccola, considerando la mole degli atti d’indagine da consultare, durante l’esame dei testimoni. I giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Pietro Baffa, a latere Bianca Todaro e Silvia Saracino) hanno accolto l’istanza. La prossima udienza fissata per il 10 giugno si svolgerà nell’aula bunker di Borgo San Nicola. Dunque, disposto il rinvio con sospensione dei termini di decorrenza delle misure cautelare e di prescrizione.

In quella data, saranno ascoltati, tra gli altri, l’uomo che denunciò il sistema e la violenta aggressione nei suoi confronti. Non solo, anche l’avvocato Luisa Zappatore, Direttore Generale di Arca Sud. Invece, il pubblico ministero Massimiliano Carducci, chiedeva di celebrare quest’udienza in Corte di Assise.

Oggi, inoltre, erano presenti in aula alcuni imputati “eccellenti”, fra cui, l’ex assessore comunale Luca Pasqualini, l’ex consigliere Antonio Torricelli e Damiano D’Autilia. E poi, gli ex dirigenti Pasquale Gorgoni e Giuseppe Naccarelli.

Sul banco degli imputati, tra i politici, anche: Attilio Monosi e Nunzia Brandi.

Monosi, Torricelli e Gorgoni sono a piede libero dopo l’ultimo pronunciamento del Riesame. Invece, Pasqualini si trova tutt’ora ai domiciliari.

Tra gli imputati, anche i presunti “collettori di voti”: Monia Gaetani, 49enne di Lecce; Vanessa Tornese, 30enne di Lecce; Rosario D’Elia (detto Andrea), 49enne di Lecce e molti residenti del Quartiere Stadio.