Scomparso negli anni ‘90 ed eliminato dalla Scu? Quattro persone rischiano il processo per omicidio


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Quattro persone rischiano di finire sotto processo per il presunto omicidio di Giuseppe Pagano, scomparso da Copertino nel lontano 1990. L’assassinio sarebbe avvenuto nelle campagne di Tuturano, presumibilmente il 2 giugno di 30 anni fa, ma il cadavere non fu mai ritrovato.

Su questo insoluto caso di lupara bianca, si sarebbe dovuta tenere in mattinata, l’udienza preliminare dinanzi al gup Simona Panzera, presso l’Aula Bunker di Borgo San Nicola.

Il giudice ha  rinviato al 13 ottobre, per la concomitante astensione degli avvocati.

Ricordiamo che inizialmente, l’inchiesta venne archiviata ma a seguito all’opposizione presentata dallavvocato Roberto Rella, legale della sorella della vittima, il gup Carlo Cazzella dispose l’imputazione coatta di quattro persone.

Si tratta di: Claudio Conte, 50 anni di Copertino, Giovanni De Tommasi, 60 anni di Campi Salentina e Antonio Pulli , 65 anni di Veglie, in qualità di mandanti. E poi, Antonio De Nicola, 68 anni di Brindisi, quale esecutore materiale dellomicidio a colpi d’arma da fuoco.

Rispondono dell’accusa di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili, “consistiti nel desiderio di eliminare un appartenente all’organizzazione mafiosa che aveva violato le regole”. In particolare, secondo l’accusa, rappresentata dal Procuratore Aggiunto della Dda Guglielmo Cataldi, Pagano non avrebbe eseguito un omicidio del quale era stato incaricato. E poi, avrebbe trattenuto per sé i proventi delle attività illecite e omesso di assistere economicamente i detenuti ed i loro familiari.

L’inchiesta

L’inchiesta è stata corroborata dalle dichiarazioni di alcuni imputati durante un vecchio maxi processo innanzi alla Corte di Assise e di un collaboratore di giustizia. Non solo, anche da alcune intercettazioni in carcere risalenti agli anni 90. Inizialmente, come detto, la Procura chiese comunque l’archiviazione, per mancanza di elementi sufficienti per sostenere l’’accusa in giudizio. Infatti, alcuni dei suddetti imputati sono nel frattempo deceduti e altre dichiarazioni sarebbero risultate contraddittorie.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Andrea Starace, Antonio Romano, Florindina De Carlo ed Antonio Savoia che nel corso della prossima udienza potranno avanzare richiesta di riti alternativi.