Arrivano tre condanne per le presunte irregolarità al lido “Zenzero beach” di San Foca.
Al termine del processo, i giudici della seconda sezione collegiale (presidente Bianca Maria Todaro), hanno inflitto 9 mesi di arresto e 40 mila euro di ammenda per il titolare dello stabilimento, Andrea Mascali e di 6 mesi di arresto e 35mila euro di ammenda per l’architetto Salvatore Petrachi, nelle vesti dirigente dell’Ufficio Tecnico di Melendugno, e per la geometra Angela De Giovanni, nelle vesti di tecnico istruttore, per alcuni reati contravvenzionali, disponendo la sospensione della pena. Gli imputati sono stati invece assolti con formula piena dall’accusa di abuso d’ufficio. Infine, è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta rimessione in pristino dell’area.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Riccardo Giannuzzi, Alberto Durante, Paolo Golia e Mario Petracca potrà presentare ricorso in Appello, appena verranno depositate le motivazioni entro 90 giorni.
Lo stabilimento balneare “Zenzero Beach”, ex Fontanelle di San Foca, nel maggio del 2018, venne sottoposto a sequestro preventivo dagli uomini della Polizia Provinciale. La struttura venne poi dissequestrata, nel corso del processo.
Nell’avviso di conclusione delle indagini, a firma del pubblico ministero Maria Vallefuoco, venivano contestati una serie di abusi edilizi, in mancanza del permesso di costruire e in difformità dei relativi nullaosta. Nello specifico, ritiene la Procura, i manufatti, sarebbero risultati del tutto nuovi per forme e dimensioni, nonché realizzati senza il rilascio del titolo demaniale e in contrasto con la destinazione d’uso. Gli abusi sarebbero stati messi in atto, su una complessiva superficie di 750 mq, “insistente interamente in area demaniale marittima in zona sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico”.
La maggior parte delle accuse sono cadute al termine del processo.