Prodotti da forno, insetti, topi ed escrementi: i Nas sequestrano un panificio nel Salento


Condividi su

Topi, escrementi, prodotti scaduti da anni: è questa la triste fotografia dei panifici italiani scattata dai Nas che stanno eseguendo, in queste ore, una serie di controlli nei laboratori per verificare il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie per la preparazione, somministrazione e vendita di pane e prodotti affini.  Le ispezioni, effettuate a tappeto in molte città del Belpaese, rientrano nell’operazione ‘Autunno 2015’ disposta dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. E i risultati, purtroppo, non sono tardati ad arrivare: nel 44% dei casi sono state riscontrate irregolarità, per la maggior di carattere amministrativo. In altri casi, fortunatamente isolati, le violazioni sono state più gravi.
 
Anche il Salento è finito sotto la lente di ingrandimento dei militari, registrando forse il caso più eclatante. All’interno di un panificio di Calimera, gli uomini del Nucleo antisofisticazione e sanità hanno riscontrato ‘precarie condizioni igienico strutturali e la contaminazione di materie prime ed attrezzature per la presenza massiva di insetti e roditori’.  
 
Nonostante avessero proceduto all’immediata sospensione dell’attività, il titolare aveva comunque aperto bottega il giorno successivo, senza avere risolto le criticità emerse nel precedente controllo.
E così, l’opificio, del valore di mezzo milione di euro, è stato sequestrato insieme a circa 540 chilogrammi di prodotti da forno, che in caso contrario, sarebbe finito sulle nostre tavole.
 Nuovi guai, dunque, per il titolare dell’esercizio commerciale  che già in passato era stato colpito da un provvedimento di chiusura per analoghe circostanze. L’uomo è stato denunciato alla locale Procura per vendita di alimenti insudiciati e a suo carico sono state elevate sanzioni amministrative per un valore di circa 3mila euro.
 
Essendo l’alimento principe sulle tavole degli italiani, ben vengano i controlli sulla qualità. E gli episodi, come quello della provincia di Lecce, dimostrano che bisogna sempre far attenzione a cosa si compra.