Irregolarità nei lavori del mercato ortofrutticolo di Miggiano? Quattro assoluzioni al termine del processo

Tra gli imputati compariva Antonio Rocco Cavallo, 55 anni, tuttora sindaco di Ruffano, e all’epoca dei fatti responsabile dell’Ufficio Tecnico di Miggiano

Si conclude con l’assoluzione il processo sui lavori per mettere in sicurezza il mercato coperto di Miggiano.
Il collegio della seconda sezione collegiale (presidente Stefano Sernia), ha assolto con formula piena, “perché il fatto non sussiste”: Antonio Rocco Cavallo, 55 anni, all’epoca responsabile dell’Ufficio Tecnico di Miggiano e tuttora Sindaco di Ruffano; Cosima Maruccia, 64 anni di Ugento, direttore dei lavori; Daniele De Giorgi, 59 anni di Taurisano, legale rappresentante della omonima Ditta Individuale; Andrea Toma, 44enne di Montesano Salentino, legale rappresentante di “Art Rame di Toma Andrea”.
I giudici hanno accolto la richiesta di assoluzione del collegio difensivo composto dagli avvocati Luigi Corvaglia, Antonio Quinto, Simone Viva e Giovanni Bellisario.

Il pm Alberto Santacatterina aveva chiesto la condanna a 1 anno per Cavallo e De Giorgi e l’assoluzione per Maruccia e Toma.

L’inchiesta

Cavallo rispondeva delle ipotesi di reato di abuso d’ufficio e falso ideologico. Secondo l’allora pubblico ministero Emilio Arnesano, titolare dell’inchiesta, egli avrebbe dichiarato il falso nella determina del luglio 2015, attestando che si trattava d’interventi strutturali imprevedibili, urgenti ed indifferibili, non rientranti nella manutenzione ordinaria”. In realtà, sarebbe stato già a conoscenza della natura dell’intervento, a partire dal marzo del 2014.
Inoltre, Cavallo avrebbe frazionato dolosamente l’intervento, per farlo apparire inferiore alla cifra di 40mila euro (il valore reale sarebbe invece stato superiore ai 60mila euro) e giustificare l’affidamento diretto dell’appalto alla ditta di De Giorgi.

De Giorgi e Toma rispondevano invece dell’ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture. Il primo avrebbe eseguito i lavori della sottostruttura del solaio, sempre secondo l’accusa, in maniera inefficace dal punto di vista del consolidamento statico. Invece, viene contestata a Toma, l’irregolarità nel trattamento della guaina del solaio stesso.
Ricordiamo che l’inchiesta prese il via dalla denuncia di un “oppositore” politico. Il mercato venne posto sotto sequestro nel febbraio del 2017 dagli uomini della Gdf di Tricase e successivamente dissequestrato

La sola Maruccia era invece accusata di falso ideologico in relazione al certificato di esecuzione dei lavori.

Tali accuse sono “cadute” al termine del processo.



In questo articolo: