Questioni di droga: sparò al rivale, 26enne finisce agli arresti domiciliari


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Avrebbe regolato alcune questioni di droga sparando un colpo di pistola al “rivale”. Così, stamattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Campi Salentina hanno eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce, Dott. Carlo Cazzella – su richiesta del P.M. Dott.ssa Carmen Ruggiero – nei confronti di Maicol Pagliara con l’accusa (da cui ora dovrà difendersi) di lesioni personali aggravate dal porto in luogo pubblico di pistola.
 
I fatti risalgono al 22 novembre scorso, quando i militari del Nucleo Operativo – con la collaborazione dei militari della Stazione di Porto Cesareo – intervennero su segnalazione dell’ospedale di Copertino. A.R. si recò infatti accompagnato da un amico presso l’ospedale di “San Giuseppe” per ricevere le cure necessarie a seguito di una ferita da arma da fuoco riportata al piede. Rimediata, a suo dire, per colpa di uno sconosciuto che poco prima lo aveva invitato a fermarsi per strada mentre guidava l’autovettura dell’amico lungo la provinciale Porto Cesareo – Torre Lapillo. Costui – improvvisamente e senza dare alcuna spiegazione – avrebbe esclamato “Cristian” per poi colpirlo con un pugno e ferirlo con l’arma da fuoco.
 
Eppure, le prime dichiarazioni a caldo non convinsero gli investigatori circa quanto riferito sull’andamento della serata, nonché sul motivo del prestito dell’autovettura. Venivano quindi avviate le indagini, anche con attività tecnica, da parte del Nucleo Operativo nei confronti dei due soggetti e di altre persone coinvolte nella vicenda, tra cui la fidanzata di Pagliara. Nel corso delle stesse sarebbe emerso chiaramente come la versione di A.R. di andare a prendere le sigarette non fosse compatibile con il ferimento, avvenuto in una zona isolata e lontana dal centro abitato. Non solo; in caserma, il ferito e l’amico infatti si sono lasciati andare a commenti che – confrontati con le informazioni date dalla fidanzata – facevano emergere il nome di Maicol Pagliara con il quale A.R. era entrato in collisione per motivi riconducibili al traffico di sostanze stupefacenti.
 
È stato quindi ricostruito come A.R. avesse detto “a caldo” alla fidanzata tutto quanto ma, per paura di ritorsioni, non avesse voluto parlare in quanto chi l’aveva sparato era considerato un soggetto pericoloso.  Pertanto oggi Maicol Pagliara, 26enne di Arnesano, invalido civile, è stato tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali e detenzione abusiva di pistola.
 
L’arrestato è stato condotto nel primo pomeriggio presso la proprio abitazione.