
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 21.30, quando in casa di un dipendente comunale di Galatone è suonato il citofono. Già, perché i malviventi che lo avevano preso di mira per intrufolarsi nell’abitazione dove vive con l’anziana madre, hanno semplicemente premuto sul campanello. Quando il poveretto ha aperto la porta, si è beccato un pugno in pieno volto, talmente violento da spaccargli in naso.
Non ha avuto neanche il tempo di realizzare cosa stesse accadendo che due malviventi, con il volto coperto per non essere riconosciuti, hanno fatto irruzione nell’appartamento che si affaccia su via Vittorio Emanuele III, una strada nel centro storico di Galatone. Uno stringeva in mano una pistola, forse giocattolo.
Sapevano esattamente dove andare. I criminali, infatti, si sono diretti alla cassaforte, custodita nella camera da letto. Dentro c’erano un fucile da caccia regolarmente detenuto, gioielli e circa 20mila euro in contanti.
Conquistato il lauto bottino, sono fuggiti via probabilmente con l’aiuto di un terzo complice che attendeva fuori. E hanno fatto perdere le proprie tracce. Sul posto si sono precipitati gli uomini delle forze dell’ordine, allertati da alcuni vicini che avevano sentito le urla provenire dall’abitazione.
Toccherà ai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Gallipoli ora cercare di dare un volto ai balordi che hanno messo a segno la violenta rapina, tra l’altro in una zona centrale della cittadina.
Il dipendente comunale è stato accompagnato in Ospedale da un’ambulanza del 118: ha riportato la frattura del setto nasale con una prognosi di 15 giorni. Anche la mamma, 78enne, ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, per via dello choc subito.
Si indaga
Le indagini sono in corso. Gli uomini dell’arma stanno cercando tutte le telecamere di videosorveglianza, installate in zona o nelle possibili vie di fuga. La speranza, come sempre, è che contengano informazioni utili a chiudere il cerchio.