Con la pistola colpisce il titolare del negozio che voleva rapinare, ma l’uomo reagisce. Tragedia sfiorata a Monteroni


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Poteva trasformarsi in tragedia la rapina, avvenuta ieri sera, in un negozio di frutta e verdura a Monteroni di Lecce. Le lancette avevano da poco segnato le 21.00 quando Lorenzo Marra, 49enne di San Pietro in Lama, si è presentato in via Monte Santo a bordo di uno scooter, privo di targa e con telaio abraso, intenzionato a commettere un crimine.

La ricostruzione dell’accaduto

Premurandosi di non togliere il casco integrale, per non essere riconosciuto, si è presentato davanti al titolare, intento a chiudere l’attività commerciale. In mano stringeva una pistola vera – una beretta mod. 1970 calibro 7,65 con matricola abrasa – con cui ha minacciato il poveretto. Intimidazioni che si sono trasformate subito in violenza.

I colpi di pistola

Dopo aver colpito ripetutamente alla testa il malcapitato con il calcio della pistola, lo ha costretto a farsi consegnare l’incasso della giornata. Un bottino di “appena” trecento euro. Ma quando il colpo sembrava messo a segno, il 49enne ha dovuto fare i conti con la reazione, forse inaspettata, del titolare che non si è arreso e lo ha aggredito. Ne è nata una violenta colluttazione tra vittima e rapinatore che – forse per divincolarsi – ha aperto il fuoco, sparando due colpi verso terra. In questo modo, è riuscito a bloccarlo temporaneamente e a tentare la via di fuga.

L’arrivo dei Carabinieri

L’allarme però era scattato subito. In quei concitati momenti, alcuni dipendenti sono riusciti a chiedere aiuto ai Carabinieri e una pattuglia si è precipitata sul posto riuscendo a stringere le manette ai polsi di Marra. Il titolare, invece, è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove i medici gli hanno riscontrato una “ferita lacero contusa alla testa” giudicata guaribile in una settimana. La prognosi, infatti, è di sette giorni.

L’epilogo

Il 49enne – volto già conosciuto alle forze dell’ordine – è stato arrestato in flagranza e una volta terminate le formalità di rito è stato accompagnato nel carcere di Lecce, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto dai carabinieri della stazione di Monteroni intervenuti con il supporto dei colleghi del Norm e del nucleo investigativo provinciale.