Motopesca incagliato a Torre Pali, recuperati 42 quintali di gasolio che potevano finire in mare


Condividi su

Si era incagliato, alle prime luci dell’alba di sabato 25 gennaio, nello specchio d’acqua che bagna Torre Pali, a circa 150 metri dalla costa della bellissima località del Comune di Salve. Quell’imbarcazione, una motopesca di circa 25 metri, rappresentava un serio ‘pericolo’ per il mare e l’ambiente. Per questo – sotto il coordinamento del Capo del Compartimento di Gallipoli, il Capitano di Vascello Enrico Macrì – la Guardia Costiera ha provveduto a recuperare il carburante presente a bordo, scongiurando lo sversamento in mare.

Le operazioni di recupero del gasolio

Non è stato facile recuperare il gasolio che rischiava seriamente di finire in mare. Prima di entrare in azione, nella giornata di ieri, il personale specialistico della Guardia Costiera e i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno effettuato dei sopralluoghi. ‘Controlli’ che hanno consentito di accertare la quantità di combustibile presente a bordo (circa 5 m3) e la situazione generale dello scafo. L’esito parlava chiaro: il rischio e la pericolosità erano alti visto che il peschereccio si era incagliato in prossimità di una costa ad altissima rilevanza ambientale e paesaggistica.

Verificate le risorse antinquinamento disponibili nel Compartimento marittimo di Gallipoli, sono state attivate le procedure per ottenere, da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’autorizzazione all’impiego dell’unità Ievoleco – di stanza nel porto di Otranto – della Società consortile Castalia, specializzata nel trasporto e smaltimento di materiali liquidi inquinanti.

Le operazioni, iniziate alle 7.00 e durata circa nove ore, sono state complesse: il combustibile è stato ‘aspirato’ dalle casse dell’imbarcazione che si era incagliata e travasate nell’unità ‘specializzata’. Non solo, a causa dei bassi fondali presenti in zona, è stato necessario anche l’impiego di mezzi nautici minori dagli uomini della Guardia Costiera, coadiuvati dal personale specialistico del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce.

Alla fine dell’operazione erano stati letteralmente ‘salvati’ circa 42 quintali di gasolio e 700 litri di emulsione acqua-olii. Altro materiale pericoloso è stato conferito al locale centro di raccolta dei rifiuti, tra i quali 3 batterie e 2 bombole gas.

Ora tocca al peschereccio

Non è certo finita così. Sono già in corso le valutazioni tecniche ed amministrative finalizzate alla rimozione dell’imbarcazione dalla località in cui si è incagliata.

L’operazione rientra a pieno nell’ambito di uno dei più rilevanti compiti istituzionali del Corpo che, come noto, pone la tutela dell’ambiente marino e costiero come uno degli obiettivi prioritari da perseguire, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nell’utilizzo delle relative risorse.