È finita dopo nove mesi la latitanza di Massimiliano Lorenzo, 40enne di Monteroni. I Carabinieri del nucleo investigativo di Lecce, aiutati dai militari della locale compagnia hanno scritto la parola fine ieri, quando lo hanno accompagnato a Borgo San Nicola, il carcere alle porte del capoluogo barocco. Gli uomini in divisa lo hanno stanato nel suo “comodo” nascondiglio, un B&B dove era stato ospitato dall’albanese, Altin Stafa, di 36 anni, anche lui finito in manette per favoreggiamento.
Sulla testa dell’uomo, di cui si erano perse le tracce da maggio dello scorso anno quando aveva violato gli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, pendevano ben due ordini di cattura. Insomma, come si dice in gergo era destinatario di due misure cautelari.
La prima per aver violato l’obbligo di dimora, misura alla quale era stato sottoposto dopo l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale eseguito dai Carabinieri di Porto Cesareo.
La seconda come naturale risultato di alcune indagini svolte dai carabinieri della stazione di Ugento in relazione alla rapina di una Fiat 500 ad un 49enne di Casarano e al ritrovamento di un ingente quantitativo di refurtiva presso l’abitazione che Lorenzo occupava in quel periodo a Torre San Giovanni, scoperta dagli stessi militari. Questi ultimi fatti erano avvenuti nel mese di aprile del 2015.
Ma andiamo con ordine. Il 40enne di buon mattino si sarebbe impossessato della 500, parcheggiata nel garage dell’abitazione dell’uomo. In casa, però, c’erano la moglie e il figlio ventenne della vittima richiamati dal cane che aveva iniziato ad abbaiare con insistenza. I due, usciti per capire cosa fosse accaduto, avevano scoperto il garage vuoto e la macchina, comprata da poco, sparita. O quasi. Notandola sulla strada, in lontananza, il giovane si è lanciato in un disperato inseguimento a piedi nel tentativo di ‘convincere’ il ladro a desistere. Invano. Il giovane è stato addirittura investito, subendo delle lesioni alla caviglia. In quel frangente, il malcapitato ha notato che sul lato passeggero vi era una seconda persona, mentre su quello posteriore vi era la sagoma di un cane. Il loro pastore tedesco che era stato portato via insieme alla 500.
Qualche ora dopo, i Carabinieri di Ugento hanno ritrovato la macchina a Torre San Giovanni, nei pressi di un’abitazione estiva occupata da Lorenzo che era in compagnia di una donna. Mentre i militari stavano svolgendo tutti gli accertamenti del caso, il 40enne è riuscito a fuggire dal retro, facendo perdere le proprie tracce.
In casa gli uomini in divisa hanno trovato di tutto: due lavatrici, tre televisori, frullatori, cyclette, notebook, quattro racchette da tennis di marca, quattordici infissi in alluminio e persino una serie di casse colme di pesce, salumi e prosciutti. Una refurtiva ingente accumulata in diverse ‘occasioni’ nei comuni limitrofi. In particolare, la sera del 6 aprile 2015, il proprietario di un’abitazione estiva, sempre a Torre San Giovanni, era andato a verificare che tutto fosse in ordine, notando che gli erano stati asportati alcuni infissi. Mentre constatava il danno, insieme al figlio, dall’abitazione, armata di zappa, usciva una persona che si dileguava invitandoli a lasciarlo andare.
Sarà poi riconosciuto per Massimiliano Lorenzo, come per la rapina della Fiat 500. Per queste ragioni il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce aveva emesso un’apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di rapina, furto e ricettazione.
Come detto, la latitanza del 40enne è finita dopo quasi nove mesi alla periferia di Lequile, presso un B&B dove i carabinieri hanno trovato anche due pistole: una a salve con cinque munizioni ed una giocattolo, un passamontagna, una Fiat Punto rubata a Galatina il 20 febbraio 2016 ad un 79enne del luogo, un motociclo Honda Pantheon rubato a San Pietro in Lama il 23 gennaio 2016, ad un 42enne, una motozappatrice asportata ad un 81enne da San Pietro in Lama, due telefoni cellulari, sei chiavi di autovetture, di cui due con telecomando, per autovetture Fiat, Bmw, Renault e Citroen, venti chiavi per porte di diverso genere.
Su indicazione dello stesso arrestato sono state ritrovate quattro autovetture: una Fiat Multipla, rapinata a Soleto il 15 febbraio; la Seat Cordoba, rubata nello stesso centro, il 12 febbraio; il furgone Fiat Doblò, asportato in Carmiano il 9 febbraio e una Fiat Punto asportata in Galatina il 20 febbraio.
Gli arrestati sono stati accompagnati nel carcere di Lecce e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.