Processo su maxi evasione fiscale. Chiesta condanna a 4 anni per l’ex calciatore del Lecce Mirko Vucinic

Occorre ricordare che, secondo la difesa, la residenza fiscale di Vucinic ai tempi dei reati contestati era ad Abu Dhabi

La Procura chiede la condanna alla pena di 4 anni di reclusione per l’ex calciatore del Lecce, Mirko Vucinic, nell’ambito del processo relativo ad una maxi evasione fiscale.

Nel pomeriggio di oggi, dinanzi al giudice monocratico della seconda sezione penale Valeria Fedele, si  è tenuta la requisitoria del sostituto procuratore Massimiliano Carducci. Non solo, poiché il pm ha chiesto la confisca dei beni ed il risarcimento del danno di 500 mila euro in favore della parte civile. Mirko Vucinic, 39enne montenegrino, risponde dell’ipotesi di reato di “dichiarazione infedele”.

Successivamente ha discusso l’avvocato Antonio Savoia, legale di Vucinic che ha al termine della propria arringa difensiva durata circa 3 ore, ha chiesto l’assoluzione per l’insussistenza del reato.

Occorre ricordare che, secondo la difesa, la residenza fiscale di Vucinic era ad Abu Dhabi e non a Lecce e che la sua presenza in Italia, negli anni finiti sotto la lente della Procura, era occasionale, anche perché il contratto siglato con l’Al Jazira Club regolava la contribuzione da versare al Fisco.

La prossima udienza è fissata al per il 19 ottobre per eventuali repliche e per la sentenza del giudice.

Vucinic rispondeva dell’accusa di “dichiarazione infedele”. Ricordiamo che dopo il sequestro del novembre del 2020, il pm Massimiliano Carducci chiuse l’inchiesta sull’ex calciatore del Lecce che da alcuni anni si è ritirato dal calcio professionistico.

In particolare, veniva contestato a Vucinic, il mancato pagamento delle imposte sui redditi alti (relative alle prestazioni sportive rese dal calciatore) per gli anni dal 2014 al 2017, per un valore complessivo di quasi 6 milioni di euro. Il sequestro preventivo per equivalente di conti correnti e beni mobili ed immobili (ville, appartamenti, moto) risultava però di un valore corrispondente a circa 3 milioni di euro e dunque inferiore all’importo dell’evasione. Esso è stato eseguito, dagli uomini della Guardia di Finanza di Lecce, dopo che il gip Sergio Tosi ha emesso l’apposito decreto.

Le indagini, avviate a seguito di un fascicolo aperto dall’Agenzia delle Entrate, avrebbero consentito d’individuare nell’Italia lo Stato col quale Vucinic ha avuto il più stretto collegamento, nel periodo in cui militava nell’ “Al-Jazira Club”.

In seguito, si è arrivati alla celebrazione del processo. Durante il dibattimento sono stati ascoltati diversi testimoni sia della pubblica accusa che della difesa.

L’ex calciatore di Lecce, Juve e Roma che si è sempre professato innocente, non era presente oggi al processo, ma ha seguito in aula alcune precedenti udienze.

 



In questo articolo: