Riducevano in schiavitù giovani donne. Agli arresti tre cittadini bulgari


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Nelle ultime ore il Nucleo Operativo della Compagnia carabinieri di Maglie ha proceduto con l’arresto e il fermo di tre cittadini bulgari accusati dei delitti di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.

I dettagli verranno resi noti al termine della conferenza stampa che avverrà a breve nelle sale del Comando provinciale di Lecce, ma la vicenda ha certamente i contorni di tutte quelle tristi realtà, in cui criminali senza scrupoli inducono alla prostituzione giovani donne – spesso minori – magari attirandole dai paesi di provenienza, con la speranza di un lavoro onesto. E invece si ritrovano sulla strada a vendere il proprio corpo, soggette a soprusi di ogni genere da parte dei cosiddetti “protettori”.

In particolare, l’attività dei carabinieri di Maglie parte da attività info-investigative che durano da qualche tempo, caratterizzate dall’osservazione soprattutto dei movimenti degli odierni arrestati i quali ogni giorno accompagnavano le ragazze in vari punti del Salento, come sulla provinciale Maglie-Collepasso, verso la zona di Scorrano.

Ora i militari hanno finalmente messo fine alle attività illecite dei tre bulgari che dovranno difendersi da pesanti accuse, così come è già capitato a tanti loro concittadini che in Italia della prostituzione ne hanno fatto un triste business.