Rischiava di finire tra i faldoni dei casi irrisolti il furto, avvenuto ieri mattina, in un appartamento nel capoluogo barocco. Archiviato senza riuscire a rintracciare gli autori che, sempre più spesso, riescono a farla franca. Questa volta, però, è andata male a Igor Capone, 50enne leccese già noto alle forze dell’ordine che con la complicità di un amico è andato a ripulire un’abitazione di via Ada Cudazzo, servendosi comodamente delle chiavi della porta blindata in possesso della fidanzata che era stata la precedente inquilina.
Già, è stato questo ‘il particolare’ che ha permesso alla Polizia di chiudere il cerchio. La vittima, infatti, era uscita per accompagnare i figli a scuola quando mancava qualche minuto alle 9.00 chiudendo la porta blindata. Porta che ha trovato regolarmente chiusa al suo ritorno tant’è che non sono stati notati segni di effrazione. La malcapitata si è accorta, soltanto dopo, che alcune stanze erano in disordine e che qualcuno, durante la sua assenza, l’aveva letteralmente ripulita. Gioielli per un valore di circa 10mila euro, computer, ipad e persino le matrici di alcuni assegni inseriti, in fretta e furia, in una federa del letto. Insomma, porta chiusa e casa a soqquadro nel giro di pochi minuti: è stata questa la prima cosa che non quadrava.
Agli agenti, intervenuti sul posto, la donna ha raccontato un particolare che si è poi rivelato poi determinante. Tra le righe come se non fosse importante, la donna ha confessato di aver avuto una strana “sensazione” quando ha incontrato il suo dirimpettaio per strada. L’uomo, intento a parlottare con due persone sedute in una Multipla di colore scuro, l’avrebbe indicata poco prima che si avvicinasse alla macchina.
Era inevitabile, a quel punto, ascoltare anche la versione del vicino di pianerottolo che ha negato con forza di aver incontrato la signora per strada. Il nervosismo dimostrato mentre affermava di essere andato dritto in garage non solo lo ha tradito, ma ha insospettito i poliziotti che hanno deciso di vederci chiaro ascoltando anche la moglie. La donna, ignara di tutto, ha ammesso di aver visto la Multipla in strada e di aver riconosciuto alla guida, l’ex inquilino dell’appartamento ripulito. Igor appunto. Messo alle strette il dirimpettaio alla fine ha ammesso di aver parlato con l’uomo.
È bastato poco per ricomporre tutti i pezzi del puzzle. Il proprietario dell’appartamento dato in affitto, infatti, ha confermato che la vecchia inquilina – compagna di Capone – aveva lasciato l’abitazione da poco più di un anno e soprattutto di non aver sostituito la serratura. E sempre la donna è risultata la proprietaria della Multipla notata in strada. Due più due.
Fortuna ha voluto che una pattuglia, grazie alla targa, notasse la Multipla nel rione Castromediano. Prontamente bloccato, il 50enne aveva nel cruscotto ancora alcuni dei gioielli rubati. In tasca, invece, 850 euro di cui non ha saputo giustificare la provenienza.
Gli orecchini ritrovati non solo sono stati riconosciuti, ma come prova la donna ha portato una foto in cui li indossava.
Ma il caso non è certo concluso. È caccia ora al complice di Capone che, nel frattempo, è stato accompagnato a Borgo San Nicola.