Fabbrica fuochi illegali nel garage della sua abitazione, dopo l’arresto arriva la revoca della licenza


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Sono trascorsi circa 15 giorni dall’operazione degli agenti del Commissariato di Gallipoli, diretti da Vice Questore Monica Sammanti, culminata con l’arresto in flagranza di reato di padre e figlio, responsabili di avere fabbricato in casa senza licenza prodotti esplodenti non riconosciuti e non classificati dal Ministero dell’Interno e privi del contrassegno CE, risultati confezionati in modo artigianale.

Nel garage di pertinenza delle abitazioni dei due, i poliziotti avevano rinvenuto e sottoposto a sequestro penale 100 Kg di materiale pirotecnico non classificato e oltre 80 confezioni che contenevano tutto il necessario per la produzione dei manufatti.

Ciò lavorando nella completa illegalità, atteso che, tra l’altro, i due erano privi di licenza di fabbricazione, deposito e vendita di artifizi pirotecnici.

La valutazione della condotta oltremodo pericolosa per la sicurezza pubblica tenuta in tale occasione da uno dei due arrestati, titolare di licenza di pirotecnico, il suo deferimento all’Autorità Giudiziaria nel marzo del 2018, sempre per  detenzione abusiva di materiale esplodente, oltre a una condanna per accensioni ed esplosioni pericolose riportata nel 2012, hanno consentito alla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale di chiedere e di ottenere dalla Prefettura di Lecce la revoca della licenza di cui era titolare, rilasciatagli nel 2000.

La notifica del provvedimento è stata effettuata dai agenti gallipolini nella giornata di ieri, con ritiro contestuale del titolo autorizzativo.