«C’è un anziano disorientato che ha appena attraversato i binari». Questo il tenore della segnalazione giunta nel pomeriggio di ieri alla Polizia Ferroviaria di Lecce. A chiedere aiuto agli uomini in divisa è stato un Capotreno che aveva notato una persona in là con gli anni mentre “passeggiava” pericolosamente sulle rotaie. Aveva bisogno di una mano: era confuso e infreddolito, dato che non indossava abiti adatti alla stagione. Come se non bastasse, non aveva con sé alcun documento.
Dopo averlo tranquillizzarlo, gli agenti sono riusciti a capire qualche ‘indizio’ utile a dare un nome e un cognome a quel volto spaventato. Risalire alla sua identità non è stato semplice, ma dopo più di un’ora i poliziotti hanno trovato il bandolo della matassa: l’anonimato dell’anziano era finito.
La consultazione della Banca Dati ha permesso di scoprire che l’uomo era scomparso da Reggio Emilia. Sul suo conto era stata inserita una nota di rintraccio dalla locale Questura e del suo allontanamento si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto”.
L’anziano, grazie ad un accordo con la direzione sanitaria dell’ospedale di Lecce, è stato ricoverato durante la notte al Pronto Soccorso, non essendo in buone condizioni di salute. Soffre di Alzheimer e forse non si era reso neanche conto di essere così lontano da casa. O che chi gli voleva bene lo stava cercando.
Questa mattina il lieto fine, quando a Lecce sono arrivati i suoi familiari che hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e archiviare le ore di angoscia e ansia vissute durante il ‘silenzio’. Hanno riabbracciato il loro congiunto, ringraziando i poliziotti per quello che avevano fatto.