
Si è tenuto in mattinata presso la Prefettura di Lecce, una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, alla presenza del sindaco di Casarano Gianni Stefano, alla presenza del Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta.
In particolare, dopo l’attentato avvenuto venerdì sera, ai danni del 28enne Antonio Afendi, è stata esaminata attentamente la vicenda che ha destato preoccupazione nella comunità di Casarano, dove da tempo non si verificavano episodi analoghi.
Al termine della riunione, è stata disposta un’intensificazione del controllo sul territorio, attraverso mirati serviti da parte delle forze dell’ordine.
Le indagini continuano
A tre anni esatti dall’omicidio di Augustino Potenza, il 26 ottobre del 2016, vi è stato un nuovo grave fatto di sangue a Casarano, su cui indagano il sostituto procuratore Francesca Miglietta ed il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia, Guglielmo Cataldi.
I fatti
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 22.00, quando, in via Alessandro Manzoni, nel centro cittadino, il 28enne di origine marocchina, Antonio Amin Afendi, pregiudicato del posto, è stato attinto da una serie di colpi di arma da fuoco (kalasnikov e fucile a pompa). E non si esclude un nesso con quell’omicidio di mafia. Tra le altre cose, sarebbe stato accertato il legame di Afendi, con la vedova di Augustino Potenza.
Riguardo il possibile movente si batte soprattutto la pista della droga.
Inoltre, come riferito dall’ex boss Tommaso Montedoro nel verbale di collaborazione confluito nel processo Diarchia, Antonio marocchino (come lo definisce lui) era presente ad un incontro finito al centro delle indagini dell’epoca.
In quell’occasione, Luigi Spennato avrebbe affrontato di petto Caraccio e i suoi sodali. Questi avrebbe schiaffeggiato Luca Del Genio, sottolineando il debito di droga per 18mila euro, contratto con Potenza e prendendo in pegno una macchina.
E Spennato poche ore dopo – la sera del 28 novembre di tre anni- fu vittima di un agguato a colpi di kalashnikov e di fucile davanti alla sua casa di Casarano.