Nella giornata di oggi, intorno al mezzogiorno, una Volante della Questura di Lecce è intervenuta nei pressi di via dello stadio, dove è stato segnalato il furto di un hard disk da parte di un dipendente di una società di assicurazioni.
L’uomo, dopo aver nascosto all’interno di un borsello l’apparecchiatura, allo scopo di proteggerla, ha spinto con violenza una dipendente contro il muro provocandogli una lieve abrasione all’altezza del gomito destro.
All’episodio hanno assistito anche altri impiegati della società in quel momento presenti, ma che non sono riusciti a bloccare l’uomo che, allontanatosi di corsa, è salito sulla vettura a lui in uso, dileguandosi dal posto prima dell’arrivo degli agenti.
Giunti sul luogo dell’accaduto gli agenti hanno accertato che l’uomo accusato del furto, poco prima, aveva ricevuto un provvedimento di sospensione per fini disciplinari dalla società proprio per l’asportazione illecita di dati protetti dagli archivi.
Al momento della notifica il dipendente in questione prima ha firmato e poi, con una scusa, si è avvicinato al computer dove erano custoditi i file di operazioni antifrode di enorme valore economico e, con una rapida mossa, si è impadronito dell’hard disk.
Una volta ottenuto l’indirizzo, i poliziotti si sono recati presso la sua abitazione, dove, sotto casa, hanno trovato l’autovettura con il motore ancora caldo.
Gli uomini della Questura, a questo punto, hanno deciso di procedere alla perquisizione della dimora al fine di rintracciare l’hard disk asportato e gli eventuali altri supporti informatici a disposizione dell’uomo che, una volta trovati, sono stati sequestrati, in quanto, dal momento dei fatti, l’indagato ha avuto circa un’ora e mezza per copiare, trasferire o divulgare dati protetti, sensibili e giudiziari contenuti nell’apparecchiatura trafugata.
Il dipendente D.G. 40enne è stato condotto agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina impropria.