Rumeno fermato al posto di blocco con banconote false. E la Polizia scopre un giro di prostituzione


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Come sempre nella giornata di Pasqua, e nei festivi in particolare, le Forze dell’ordine hanno predisposto servizi di controllo del territorio. In particolare, personale della Polizia di Stato ha effettuato alcuni posti di blocco sulle principali vie di accesso al capoluogo.
 
Nel corso di un’operazione, in via Leuca, intorno alle 10, gli agenti hanno proceduto alla verifica di un’autovettura avente targa rumena, a bordo della quale vi era un 26enne rumeno. L’uomo alle prime domande degli agenti ha spiegato di non avere documenti e di essere in partenza per la Romania.
 
Da un sommario controllo non è emerso nulla di rilevante, fino a quando il 26enne, invitato a svuotare le tasche dei pantaloni, ha tirato fuori un grosso rotolo di banconote, per un totale di 4.015 euro. Alcune banconote da 20 euro risultavano palesemente false, riportando tutte un identico numero di serie.
 
Interrogato il giovane, quest’ultimo non ha fornito spiegazioni plausibili: inizialmente ha detto che il denaro serviva per comprare automezzi meccanici, quali trattori, da esportare e rivendere in Romania, ma la versione contrastava con quanto dichiarato all’inizio del controllo.

Il rumeno è stato così accompagnato in Questura,mentre personale delle volanti effettuava ulteriori verifiche sulla reale attività a cui il giovane rumeno era dedito.  A bordo dell’autovettura vi erano alcuni annunci relativi ad incontri con ragazze da tenersi presso appartamenti di Lecce, con una sorta di “listino prezzi” scritto a penna che variava da euro 100 a euro 200, in base al tipo di prestazione richiesta.
 
Si è giunti, poi, ad alcuni siti internet su cui si pubblicizzavano incontri e a due indirizzi presso i quali sarebbero stati utilizzati gli appartamenti per l’esercizio della prostituzione.  Al controllo, negli appartamenti sono state trovate due giovani donne di nazionalità rumena che hanno riferito di esercitare l’attività di prostituzione e di essersi registrate su un sito per incontri di Lecce rispettivamente con il nickname “Chanel” e “Belen”, fornendo anche i numeri telefonici.
 
In casa del 26enne rumeno, poi, vi era una ragazza rumena di 20 anni. Nella camera da letto vi erano diversi preservativi tra gli effetti personali della stessa, nonché abbigliamento intimo ricercato che ha fatto subito pensare ad un’attività di prostituzione posta in essere dalla giovane. Il volto della 20enne è stato poi trovato proprio sul sito di incontri, col nome di “Luisa”, oltre che sul telefonino del fermato.
 
Al termine delle verifiche effettuate, la Polizia ha sequestrato, la somma di euro 3865, configurando a carico del 26enne l’ipotesi del reato di sfruttamento della prostituzione. Sono state, in più, sequestrate le banconote da 20 euro ritenute false, per l’ipotesi di reato di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.