Una manovra abile e coraggiosa che ha permesso di scongiurare l’ennesimo possibile disastro umanitario. Nonostante le condizioni marine proibitive (vento fino a 30 nodi e onde alte fino a 2.5 metri), mentre si trovavano a bordo di un elicottero militare, ad un certo punto sono riusciti a salire sulla motonave "Blu Sky M.". Dopodiché hanno raggiunto le coste salentine provvedendo, non senza difficoltà, a sbloccare gli organi di governo bloccati, ormeggiando poi l’imbarcazione nel porto di Gallipoli. Questi “eroi” sono tre militari della Guardia Costiera: il Luogotenente Marco Ancora di Soleto; il Capo di Prima Classe, Sergio Antonio Solidoro di Ruffano; ed il Sottocapo di Prima Classe, Antonio Mariano di Borgagne. A tal proposito, stamattina è avvenuta la cerimonia di consegna delle medaglie d’argento al Valor di Marina nei loro confronti presso la Direzione Marittima di Bari.
Gli stessi militari – quel 30 Dicembre del 2014 – dopo appena 24 ore dal nefasto evento, sono poi stati reimpiegati con le medesime modalità a bordo della Motonave “Ezadeen”, utilizzata quale vettore per oltre 400 migranti non regolari, rimasta senza combustibile in balia di vento e corrente nel mar Ionio ad oltre 100 miglia nautiche dal Capo di Santa Maria di Leuca.
Le operazioni di soccorso degli oltre mille migranti – da parte dei tre militari della Guardia Costiera – sono state anche oggetto delle parole di ringraziamento proferite da Papa Francesco, in occasione di un’udienza privata dei tre militari in presenza del Sig. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Di recente il Pontefice ha definito i migranti “un dono” da accogliere, non da respingere.