Salve, spedizione punitiva ai danni di un pensionato. Quattro arresti


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La storia di un tentato furto, rivelatosi poi, una vera e propria spedizione punitiva ai danni di un pensionato di Salve.

La vicenda risale al 3 dicembre scorso quando uno dei quattro malviventi  ha avvicinato la vittima, portandola in luogo appartato del centro cittadino. Qui, ad attenderlo, vi erano gli altri tre armati di “piede di porco” e coltello da sub. I quattro hanno tentato di estorcere all’anziano del denaro ed un cellulare contenuti in una borsa. Tra minacce e percosse al volto, l’uomo non ha però mollato la presa , rifiutandosi di consegnare il "bottino". Sarebbe stato un gesto per certi versi estremo della vittima, quello di arrampicarsi su di un cancello urlando per tentare la fuga, a far allontanare gli aggressori.

Sul posto, giunsero i Carabinieri ai quali l’uomo decise, in un primo momento, di non raccontare nulla.  Successivamente, però, si reca presso la guardia medica per farsi visitare e i sanitari accertano la presenza di lesioni personali consistenti giudicate guaribili in un giorno. Dalla guardia medica è immediatamente scattata la segnalazione presso la locale stazione dei Carabinieri. Il giorno dopo i militari decidono di convocare l’uomo che, supportato e confortato, decide di denunciare tutto nei minimi dettagli.

A questo punto la vicenda sembrava essere, quanto meno, chiara. Un tentativo di rapina. Ma la svolta è arrivata il cinque dicembre quando, la vittima, accompagnata dagli stessi aggressori, e sotto loro suggerimento, si è presentata in caserma pretendendo di ritirare la denuncia esposta -poi non ritirata solo per caso fortuito.

Le indagini, dunque, in virtù di quanto accaduto, non sono state considerate concluse dai Carabinieri che hanno riconvocato, da sola, la vittima. Nello stretto riserbo l’uomo ha una volta per tutte raccontato la verità. Secondo la ricostruzione dei militari la tentata rapina era un vero e proprio “raid punitivo ” promosso da  Coi Vincenzo. All’origine della decisione punitiva vi erano vecchi rancori: le presunte violenze che il pensionato avrebbe rivolto alla ex compagna, nonché zia di uno degli aggressori.

I quattro malviventi, Vantaggio Antonio, Vantaggio Daniele, Coi Vincenzo e Alfieri Denni, sono stati arrestati, su disposizione del Sostituto Procuratore Roberta Licci, per tentata rapina aggravata, lesioni aggravate, violenza privata. Nei loro confronti sono state emessi quattro provvedimenti di custodia cautelare, due in carcere, due agli arresti domiciliari.

Al termine delle formalità di rito Vantaggio Antonio  e Alfieri Denni venivano sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce, in virtù anche dei precedenti specifici, mentre Vantaggio Daniele e Coi Vincenzo agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.