È stato un fine settimana, quello appena trascorso, in cui gli agenti del Commissariato di Gallipoli, diretto dal Vicequestore Monica Sammati, sono stati impegnati in un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno della prostituzione in strada.
Nello specifico, nella mattinata di sabato scorso, gli uomini del Commissariato ionico si sono concentrati nei comuni di Gallipoli e Sannicola, esattamente lungo le arterie della Strada Statale 101, direzione Nord, e in particolare in contrada “Santa Teresa”, dove spesso cittadine comunitarie di nazionalità bulgara, che vivono in altri comuni del leccese, si prostituiscono in strada creando, peraltro, i presupposti per una pericolosa diffusione del coronavirus.
Durante il controllo, sono stati sorprese due persone che, incuranti del rischio sanitario, si erano avvicinati alle prostitute e per questo sono stati identificati e sanzionati.
In particolare la contravvenzione è scattata per le due donne – che nonostante i numerosi appelli da parte degli agenti, non hanno inteso denunciare i propri sfruttatori e neanche entrare in un percorso di protezione – e i due “clienti”, in quanto provenienti tutti da altri comuni, multati per la violazione dell’attuale Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per un importo pari a euro 1.866.
Inoltre, i due “clienti” sono stati sanzionati per un importo complessivo di 600 euro, per violazione dell’ordinanza anti-prostituzione emessa dal Sindaco di Sannicola lo scorso 4 febbraio 2021.
Sono in corso indagini per risalire ai responsabili dello sfruttamento della prostituzione che, facendo credere di poter garantire un posto di lavoro in Italia, reclutano giovani donne per poi, mediante violenza e minacce, avviarle alla prostituzione.