«Maria Rosa vuole fare amicizia». È questo il messaggio che si legge nella nuvoletta di Badoo, uno dei più diffusi siti di incontri in Italia che vanta più di 196 milioni di iscritti in 180 paesi del mondo. Non sono rari i casi in cui semplici simpatie nate sulla piattaforma virtuale siano sfociate in amicizie reali. Cronaca quotidiana, dunque. Peccato però che, in questo caso, tal Maria Rosa, 42enne di Erchie, paesino in provincia di Brindisi, abbia avuto la macabra idea di scegliere come immagine del profilo una foto della piccola Sarah Scazzi.
Che cosa pensava di ottenere la sedicente signora utilizzando il conosciutissimo volto dell’innocente ragazzina? Non è dato saperlo. A indignare, come se già il gesto da solo non bastasse, è il fatto che il piccolo comune brindisino si trova al confine con Avetrana, a pochi chilometri da contrada Mosca dove la notte del 6 ottobre di tre anni fa fu trovato il corpo della quindicenne.
Il nome e le immagini di Sarah sono tra i più cliccati del web, proprio a dimostrazione di come quel delitto per il quale Sabrina Misseri e la madre, Cosima Serrano, sono state condannate all'ergastolo, abbia scosso e continua a scuotere l'opinione pubblica. Che sia stata uccisa da chi l’avrebbe dovuta amare era già difficile da accettare ora che venga tradita anche la sua memoria sembra davvero troppo. Perché l’insulto al suo ricordo, in questo caso, va ben oltre il "buon senso" o meglio il "cattivo gusto".