Il sospetto è che si tratti di un allontanamento volontario, ma il silenzio che ha lasciato dietro di sé Roberto Camassa, il 32enne di Melendugno scomparso nel nulla da domenica, ha lasciato i familiari in balìa dell’ansia e della preoccupazione. Che strada abbia imboccato il giovane dopo aver abbandonato la macchina nelle campagne di Campi Salentina, dove vive la sorella, nessuno è in grado di dirlo. Almeno per il momento.
Roberto non ha lasciato tracce, se non un biglietto, dove – secondo le indiscrezioni trapelate – ha manifestato il bisogno di riflettere, evidentemente lontano da tutti. A questo si aggrappa la famiglia che, su Facebook, ha condiviso la foto del giovane accompagnata da un appello disperato: “Aiutateci a trovarlo”, scrivono. Difficile mantenere salda la speranza mentre le ore passano e si insinua il timore che possa essere accaduto qualcosa di brutto.
Da giorni le squadre dei Vigili del Fuoco, insieme ai volontari e alle forze dell’ordine, stanno provando a ricostruire i suoi movimenti, anche grazie al fiuto delle unità cinofile e questa mattina un elicottero ha sorvolato tutto il nord Salento, ma finora le ricerche non hanno dato nessun esito.
Anche la Prefettura si è messa in moto, attivando il protocollo utilizzato per le persone scomparse.
La descrizione del giovane
Camassa è un ragazzone alto un metro e novanta centimetri. Impossibile non notare gli occhi verdi che contrastano con i capelli castani. Al momento della scomparsa probabilmente indossava un giubbotto scuro e un paio di scarpe di ginnastica nere. Dovrebbe avere con sé i documenti, ma non cellulare.