Assalto ai tifosi del Pescara prima della partita, obbligo di dimora per tre ultras giallorossi


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Quel 31 marzo 2019, giorno di Lecce-Pescara, i giallorossi capitanati da Mister Liverani riuscirono a portare a casa tre punti importanti per conquistare il secondo posto in classifica, ma fu una vittoria ‘amara’ per le tensioni andate in scena prima del fischio d’inizio della partita. I tifosi giallorossi avevano deciso di ‘incontrare’ gli avversari lontano dal rettangolo di gioco, sulla strada statale 613, a pochi chilometri dalla città. Non un incontro casuale, ma un’imboscata. Un gruppetto, prima dell’incontro, ha teso un “agguato” ai supporter blu lanciando contro il convoglio di mezzi della squadra avversaria razzi, fuochi d’artificio, petardi, bombe carta, prima dell’assalto con bastoni e mazze.

A distanza di anni, proprio mentre il Lecce festeggia la meritata promozione in Serie A, a tre ultras – uno di Lecce, due della provincia – è stato presentato il conto: obbligo di dimora nel comune di residenza, come scritto nella misura cautelare adottata dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini svolte dalla Questura. Questa mattina, infatti, gli agenti della Digos hanno consegnato ai tifosi il provvedimento.

I fatti

Era il 31 marzo 2019. Stava per andare in scena la gara valida per il campionato di serie B, quando un gruppo di 40/50 tifosi ha organizzato un agguato ai supporter del Pescara sulla Brindisi-Lecce, all’altezza del km 19. Si erano nascosti dietro le siepi, lungo il bordo destro della carreggiata, travisati e incappucciati. Quando hanno visto il convoglio della squadra avversaria hanno invaso la corsia, scagliando pietre, torce luminose, fumogeni e bombe carta contro la colonna di sette minivan, auto e un pullman con a bordo tifosi del Pescara. Il bilancio fu di alcuni mezzi distrutti e dei feriti.

Le indagini hanno permesso di chiudere il cerchio: i responsabili sarebbero alcuni ultras del Lecce. Per cercare prove, sono state effettuate anche indagini di natura biologica sugli indumenti trovati sul posto che hanno consentito di estrapolare alcuni profili di DNA degli autori della violenza, uno dei quali corrisponderebbe a quello di un indagato.

Alla fine, come detto, a finire nei guai sono stati in tre, accusati in concorso e sulla base di un comune disegno criminoso di

Sulla base di tali riscontri il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha avanzato richiesta di misura cautelare che il GIP del Tribunale di Lecce ha accolto emettendo Ordinanza dispositiva dell’Obbligo di Dimora (che implica anche l’obbligo di permanenza presso la propria abitazione dalle ore 20.00 alle ore 06.00).

“Era un episodio troppo grave per non chiarirlo, pe rimanere oscuro o per essere archiviato così, un fatto che  mi ha ferito molto, perché ero arrivato da poco tempo qui a Lecce”, ha affermato il Questore di Lecce, Andrea Valentino.

“Ci siamo ripromessi di farlo subito dopo l’accaduto, la Digos, insieme alla Polizia Scientifica ha iniziato a lavorare subito ed è stata la bontà dei sopralluoghi effettuati nell’area interessata dai fatti, campestre, molto estesa, che hanno portato a individuare elementi fondamentali, soprattutto con l’uso dell’analisi del Dna che rappresenta una prova difficile da confutare.

Stiamo indagando su altre persone, il sodalizio che ha agito è quello, senza voler criminalizzare alcuno, eventuali complici sono tutti riconducibili allo stesso gruppo”.

La promozione del Lecce

Il numero uno di “Viale Otranto”, poi, ha parlato anche della promozione dei giallorossi in Serie A: “Le persone che hanno agito contro i tifosi del Pescara, non hanno nulla a che vedere con la maggioranza, anzi, la quasi totalità del tifo giallorosso  che sostiene la squadra. Siamo tutti soddisfatti del traguardo raggiunto dal Lecce, sono qui da tre anni e mi sento anche io salentino e la serie A è un valore aggiunto anche per il nostro lavoro  Mi preme fare i complimenti alla Società, ma anche ai miei uomini, per come nel corso di tutto il Campionato hanno assicurato l’ordine pubblico e anche ieri durante i festeggiamenti”