Scoppia un incendio nella zona industriale: in fumo i rifiuti di un deposito


Condividi su

Una coltre di fumo nero ha attirato l’attenzione di molti leccesi durante le prime ore del pomeriggio di oggi proveniente dalla zona nord del capoluogo barocco. Si è subito intuito come a finire in fiamme e in fumo sia finito qualcosa di grosso.
 
I Vigili del Fuoco, nel frattempo, sono stati sommersi da continue telefonate provenienti da parte di molti cittadini che li allarmavano dell’accaduto. Alla fine si è capito che l’incendio proveniva dalla zona industriale sita tra Lecce e Surbo,  più precisamente in viale Gran Bretagna. Al loro arrivo, le pattuglie dei Vigili del Fuoco si sono immediatamente rese conto della gravità della faccenda. Ad andare in fiamme, infatti, era finito un vecchio deposito di rifiuti della ‘Aspica Recycling Srl’, impresa specializzata nello smaltimenti di rifiuti in plastica e carta.
 
Gli imballaggi contenenti i rifiuti, quindi, sono stati inceneriti, e non si tratta per nulla di qualche foglio di carta: decine, infatti, sono stati gli imballaggi che sono finiti divorati dal fuoco. Considerata la notevole quantità di materiale, i primi pompieri si sono visti costretti a richiedere il supporto di altre autobotti, per tenere a bada l’incendio che si stava espandendo rapidamente. Sul teatro della vicenda, oltre ai rifiuti non c’era nessuno, al momento che la ‘Aspica Recycling’ si trova nello stato di liquidazione societaria. Da questo punto, quindi, si cerca in queste ore di comprendere se dietro alle fiamme possa celarsi un atto doloso.
 
Alla fine, il rogo è stato domato con più di qualche difficoltà: la particolare natura dei rifiuti andati alle fiamme, infatti, ha permesso che le fiamme si divampassero più velocemente del previsto.

Intanto, nonostante le fiamme siano state domate, arriva una comunicazione a tutti i cittadini da parte dell’Assessorato alle Politiche Ambinentali del Comune di Lecce, il quale raccomanda ai residenti della zona colpita dal rogo di tenere chiuse porte e finestre delle loro abitazioni fino a che le nube si sia dispersa del tutto. Questo perché la combustione dei materiali andati in fiamme può rappresentare, se inalata direttamente, un pericolo per la salute. ‘L’incendio ha interessato numerosissime balle compresse di plastica e carta derivanti da attività di raccolta differenziata – dichiara l’Architetto Bonocuore. Per questa ragione, considerati gli effetti nocivi della combustione di questi materiali e le sostanze inquinanti rilasciate (diossine), si raccomanda vivamente a tutti i cittadini le cui abitazioni si trovano nelle vicinanze dell’incendio o sono investite dalla nube generata dai fumi e spinta dal vento anche in zone più lontane, di tenere porte e finestre chiuse. L’emergenza potrebbe esaurirsi nelle prossime ore come anche perdurare fino a tutta la giornata di domani’.

Raccomandazioni arrivano anche dall’Assessore al ramo Andrea Guido, che spiega come ‘l’incendio potrebbe influire, anche se temporaneamente, sul livello delle polveri sottili presenti nell’aria. Sappiamo tutti della pericolosità della combustione della plastica ma non possiamo sottovalutare neanche quella della carta. Questo è il secondo grave incendio che colpisce la città nel giro di pochi giorni. Spero con tutto me stesso che non sia di origine dolosa, perché, se così dovesse essere, vuol dire che in giro c’è gente così stupida da mettere a repentaglio la salubrità dell’aria che respira un’intera città’, conclude Guido.