Sono sempre ricercatissimi, d’inverno come d’estate, ma con l’arrivo della bella stagione è inevitabile che sulle tavole tornino i buonissimi ricci di mare che, come tradizione vuole, dovrebbero essere consumati nei mesi che contengono la r. Ma attenzione a rispettare le regole che non comprendono solo il fermo-pesca, ma anche una serie di “attenzioni” per evitare un consumo incontrollato e indiscriminato di questa bontà che sta creando un danno all’ecosistema marino.
Lo dimostrano anche le due operazioni svolte nel fine settimana dai militari della Guardia Costiera di Gallipoli. Gli uomini in divisa hanno sequestrato circa 600 ricci di mare. 400 erano stati raccolti da un pescatore nella zona C (Zona di Riserva Parziale) dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. 200, invece, erano esposti in bella vista sul lungomare di Gallipoli, pronti per essere venduti.
Ad entrambi i pescatori è stata elevata una sanzione amministrativa ed il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro.
I ricci di mare, riconosciuti in stato vitale dal personale veterinario della A.S.L., intervenuto su chiamata dei militari, sono stati rigettati in mare sia nella giornata di venerdì che di sabato.