Si tuffa nel mare delle Canarie e scompare. Apprensione per le sorti di un 26enne leccese


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Sono ore, giorni di terrore e apprensione quelli che stanno vivendo genitori e parenti di Riccardo Marangio, leccese 26, scomparso tre giorni fa nella acque del mare di Tenerife.

Il giovane, ripetiamo, salentino di origini, ma residente a Roma, una laurea in Sociologia, si trovava  nelle isole delle Canarie per trascorre un periodo di studio e nello specifico, per conseguire  una specializzazione in Scienze Infermieristiche.
Nonostante avesse vissuto in Salento per pochi anni, ritornava spesso sul territorio della provincia di Lecce soprattutto per trovare i parenti e trascorre le vacanze.

La mattinata del 10 luglio scorso, così come hanno raccontato alcuni amici che si trovavano con lui, si è tuffato nelle acque di Playa de Benjio, quando, a poco più di un centinaio di metri dalla riva, i suoi compagni lo hanno visto sbracciarsi e andare a fondo, scomparendo, nel giro di pochissimo tempo.

Immediatamente sono scattate le ricerche da parte delle autorità spagnole. Le operazioni sono coordinate dal Ges del Governo delle Canarie:  sono impegnati negli interventi  un elicottero, un’unità di terra e una motovedetta della guardia costiera, oltre ai sommozzatori della guardia civile. Sul posto si trova anche la Croce Rossa Italiana.

Anche il Ministero degli Esteri italiano sta seguendo il caso tenendosi in strettissimo contatto con le istituzioni iberiche.

A ogni modo, le ricerche proseguono incessantemente giorno e notte, nonostante siano trascorsi tre giorni dalla sua scomparsa. I genitori del ragazzo, una volta appresa la notizia si sono recati immediatamente nell’isola spagnola.