La reazione violenta e inaspettata del passeggero di un autobus ha spiazzato un po’ tutti, in primis il conducente, reo semplicemente di aver svolto il suo lavoro. Ma per capire come si sono svolti i fatti tocca andare con ordine e ricostruire nei particolari l’accaduto. Di certo, il tratto in parte grottesco della vicenda offre lo spaccato di un’escalation di violenza difficilmente comprensibile.
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 18.00, quando Davide Ruggeri un 25enne di Scorrano è stato ‘sorpreso’ a bordo di un bus della linea Otranto-Maglie-Lecce senza biglietto. Per questo motivo l’autista, ligio al suo compito, ha invitato il “trasgressore”, impossibilitato a proseguire la corsa, a scendere.
Di fronte alla lecita richiesta di esibire il titolo di viaggio, però, il ragazzo avrebbe reagito con violenza. Il 25enne ha iniziato ad inveire con prepotenza contro l’autista, pretendendo a tutti i costi di salire sul pullman senza pagare. Insomma, esigeva che venisse chiuso un occhio.
L’aggressività imprevista e quella richiesta impossibile da accettare ha spinto il conducente a chiamare il 113, per denunciare quel comportamento minaccioso e poco rispettoso. Un gesto che ha indispettito ancor di più il 25enne che non ha voluto sentire ragioni. Così, per evitare la telefonata al Commissariato il giovane ha strappato di mano il cellulare al malcapitato ed è fuggito via. Per rabbia aveva appena commesso una rapina.
Dopo aver raccolto dal poveretto una descrizione generica dell’aggressore, i militari hanno avviato la caccia all’uomo. Mente una volante iniziava a perlustrare le stradine limitrofe al luogo del crimine, altri agenti hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di un vicino benzinaio, acquisendo, elementi utilissimi per individuare il giovane. Così è stato. Dopo venti minuti Ruggeri è stato rintracciato sui binari stazione ferroviaria, poco prima di prendere un treno per allontanarsi dal comune idruntino.
Vistosi accerchiato il giovane si dava alla fuga ma, qualche centinaio di metri dopo, è stato acciuffato. Nonostante ‘fosse finita’ il 25enne non si è arreso. Sulla vettura di servizio ha tentato ancora di scappare, ingaggiando una colluttazione violentissima con un agente. Dopo averlo scaraventato per terra si è allontanato, ancora, salvo poi essere bloccato, di nuovo.
Alla fine, Ruggeri è stato arrestato per tentata estorsione, resistenza aggravata, violenza e lesioni e confinato ai domiciliari dal Pubblico Ministero, Francesca Miglietta.
Assistito dall'avvocato d'ufficio, Federico Pellegrino il 25enne si è presentato a mezzogiorno di fronte al giudice monocratico, Silvia Saracino. Processato per direttissima, ha patteggiato la pena ad 1 anno 10 mesi. In più dovrà pagare 600 euro di multa. Il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha revocato i domiciliari che erano stati chiesti dal pubblico ministero, Francesca Miglietta. È indagato a piede libero, dunque.