Tanta gente, “troppa” per non mettere la pulce nell’orecchio degli uomini in divisa. È stato il via vai di persone vicino all’abitazione di Antonio Rizzato, 50enne leccese ad insospettire gli agenti delle volanti. Il “curriculum” dell’uomo, agli arresti domiciliari per spaccio di stupefacenti, hanno reso ancor più forti i dubbi. Così, per trasformarli in certezze, gli agenti delle volanti hanno deciso di monitorare i suoi movimenti. Lo hanno seguito, passo passo, fino a ieri pomeriggio quando durante un appostamento sono riusciti a documentare l’accaduto.
La scena si è ripetuta tante volte: i clienti bussavano alla porta dell’abitazione del 50enne, sceglievano la droga tra acquistare tra marijuana, cocaina e eroina, pagavano e andavano via, senza nemmeno entrare in casa.
Questo andirivieni è stato immortalato dalle telecamere degli uomini in divisa. Alle 16.48 Rizzato si affacciava sulla porta di casa e consegnava a due uomini che avevano citofonato alcuni involucri in cambio di denaro. Stringendo tra le mani i pacchetti, gli acquirenti prendevano direzioni diverse: uno è tornato indietro in direzione di via Vittorio Emanuele, mentre l’altro, già noto alle forze dell’ordine, si è allontanato in direzione di via Quinto Ennio, dove ha trovato una pattuglia della Polizia ad attenderlo.
Senza nemmeno avere il tempo di nascondere le tre dosi di eroina ricevute da Rizzato è stato fermato e lo stupefacente è stato posto sotto sequestro.
Pochi minuti dopo, un altro acquirente. Stessa cosa: un uomo, dopo aver suonato, ha atteso sull’uscio la consegna della sua dose e, dopo averla ricevuta, è andato via.
Raccolti tutti gli elementi sufficienti, i poliziotti hanno deciso di intervenire. Hanno citofonato al campanello, ma ha risposto la moglie dello spacciatore che, non ricevendo risposta, ingenuamente ha aperto. È stato in quel momento che gli uomini in divisa hanno fatto irruzione in casa, cogliendo di sorpresa Rizzato. L’uomo, infatti, non ha avuto il tempo di nascondere lo stupefacente.
Durante la perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un involucro contenente numerose dosi di eroina nella biancheria, mentre all’interno di una tasca del pantalone sono stati trovati 450 euro in diverso taglio.
A quel punto, il controllo è stato esteso anche all’abitazione. E le sorprese non sono mancate. All’interno di una scarpa, nella camera da letto, erano nascosto un malloppo ingente. Più di 6mila euro, chiuso da un elastico di cui Rizzato non ha saputo dare spiegazioni.
Controllati anche un tombino e in un contatore dell’acqua, all’esterno dell’abitazione. Nel primo era stata nascosta della marijuana, mentre nel secondo, più difficile da raggiungere per via dell’auto parcheggiata proprio a ridosso del muro, erano stati ‘depositati’ quattro involucri avvolti in nastro adesivo marrone del tipo usato per gli imballaggi, un bilancino di precisione di colore grigio e del materiale in plastica utilizzato per il confezionamento.
Tutto era studiato nei minimi particolari. Per controllare tutto, Rizzato aveva istallato anche una telecamera, nascosta in un vaso di fuori sul balcone, con cui monitorava la strada. Puntava sui nascondigli.
In casa dell’uomo si svolgeva un’intensa attività di spaccio. C’erano giorni in cui davanti alla porta di casa si formava quasi la fila delle persone in attesa di acquistare le dosi. Anche durante la perquisizione alcuni tossicodipendenti continuavano a suonare alla porta di casa, fino a quando un poliziotto ha deciso di aprire. Si è trovato di fronte un giovane,a bordo di uno scooter che, prima di accorgersi di essere in presenza di una persona diversa da Rizzato, ha consegnato una banconota da 10 euro e dei soldi spicci. Quando si è accorto di quello che stava accadendo non è riuscito nemmeno ad articolare frasi di senso compiuto. Non poteva nemmeno scappare, dato che il poliziotto si era messo davanti al ciclomotore.
Poco dopo a presentarsi alla porta di Rizzato vi era un altro tossicodipendente il quale, trovandosi di fronte al poliziotto, rispondeva che era lì di passaggio e si allontanava velocemente.
Per Rizzato, insomma, si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.
In totale sono stati sequestrati 1432,2 grammi di “eroina”; “cocaina” per 14,94 grammi;“marijuana” per 51 grammi; nonché la somma di 6.650 euro.