Sorpresi a spacciare, in casa spuntano soldi, eroina e pure una rivoltella. Arrestati due fratelli


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I fari dei controlli – voluti dal Questore di Lecce per riportare l’ordine nel quartiere Ferrovia, teatro di episodi che hanno allarmato e preoccupato i residenti – nelle scorse ore hanno illuminato anche altre zone della città ritenute “pericolose”.

E i risultati non sono mancati tant’è che due fratelli sono stati sorpresi a spacciare nella loro abitazione, nel quartiere 167.

Si tratta dei gemelli Roberto e Luigi Santo, arrestati dagli agenti della squadra mobile per «detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti». Uno, volto già noto alle forze dell’ordine, si trovava ai domiciliari proprio per alcuni precedenti legati allo spaccio.

Lo scambio in diretta

Tutto è cominciato nel pomeriggio di ieri, quando gli uomini in divisa hanno assistito ad uno scambio “merce-denaro”, tra uno dei due fratelli (quello incensurato) ed un “cliente”.  A quel punto i poliziotti hanno voluto approfondire facendo scattare una ‘perquisizione’ che ha permesso di “confermare” i sospetti.

Durante il controllo, infatti, sono spuntati fuori 18 involucri di eroina del peso complessivo di circa 14 grammi e due dosi di marijuana per un totale di 3 grammi.

E ancora 500 euro in contanti, un bilancino di precisione e diversi ritagli di cellophane che sarebbero serviti per confezionare altre dosi di eroina. Tutto nascosto in diversi punti dell’abitazione.

La rivoltella

Ma le sorprese non sono finite, anzi. La perquisizione domiciliare ha consentito agli agenti di rinvenire e sequestrare una rivoltella a tamburo. Impossibile, almeno per il momento stabilire la marca, il calibro e la matricola, ma le indagini sono ancora in corso. Di certo sono stati trovati anche 11 proiettili, calibro 7,65. Il tutto ben nascosto in una busta, dietro un concio di tufo.

I due fratelli Santo ora dovranno rispondere non solo di «detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio», ma anche di «detenzione illegale di arma da sparo», accusa che gli è stata contestata quando è stata scoperta l’arma. Terminate le formalità di rito, per loro si sono aperte le porte della locale casa circondariale.

L’acquirente, invece, è stato fermato, identificato e segnalato alla Prefettura per «uso non terapeutico di sostanza stupefacente».