Avrebbe maltrattato la moglie per sette anni rifiutando di separarsi da lei, per questi motivi, un uomo, a seguito della denuncia della coniuge, è stato destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.
Tutto ha preso il via la notte e del 7 gennaio scorso, quando, una donna albanese di 30 anni è stata trovata dal personale del 118, che casualmente si trovava a transitare in viale Marche, mentre, scalza ed in pigiama, era intenta a correre per strada piangendo.
Ai sanitari, la signora aveva raccontato di aver avuto una lite con il marito e di essere uscita di corsa da casa per timore di essere picchiata. Vista la situazione, gli uomini del 118, a quel punto, hanno chiesto l’intervento degli agenti di una volante che, vista l’assenza di segni di violenza evidenti ed il rifiuto di ricorrere alle cure mediche, erano riusciti a riappacificare i due.
In tarda mattinata, la donna, approfittando di un momentaneo allontanamento del marito e non potendone più dei suoi maltrattamenti, si è recata presso il pronto soccorso dove le sono state diagnosticate alcune ferite al volto ed al corpo, guaribili in pochi giorni. Successivamente, poi, ha raggiunto l’Ufficio denunce della Questura. Il personale della Sezione Volanti, dopo aver messo a proprio agio la signora, è riuscito a farsi raccontare i particolari di una serie di maltrattamenti continuati che si sono verificati nel corso sette anni di matrimonio, durante i quali, nonostante i numerosi tentativi della vittima di separarsi dal marito, quest’ultimo non ha mai accettato la separazione.
Vista la situazione e l’impossibilità di consentire alla donna di ritornare a casa, dove sarebbe potuta essere stata oggetto di ulteriori maltrattamenti, gli agenti della Questura hanno provveduto in via d’urgenza ad eseguire nei confronti dell’uomo, come detto in precedenza, un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di avvicinamento alla moglie con la quale abitano anche due figli minori.