Sceglie il rito abbreviato la dirigente scolastica accusata di omicidio colposo per la morte di uno studente del Liceo De Giorgi. In mattinata, il gup Carlo Cazzella ha accolto l’istanza della difesa. Nello specifico, l’avvocato Stefano De Francesco ha prodotto una corposa consulenza tecnica per dimostrare il rispetto delle norme di sicurezza, l’8 gennaio del 2013, quando si verificò la tragedia.
Andrea De Gabriele morì a scuola cadendo in un lucernario. Il processo con rito abbreviato condizionato, nei confronti di Giovanna Caretto, 56enne di Surbo, è stato aggiornato al 12 giugno prossimo.
A conclusione dell’udienza preliminare odierna, inoltre, il giudice ha rinviato a giudizio Giuseppe Casilli, 64 anni di Cavallino, professore di educazione fisica. Dovrà presentarsi il 2 maggio scorso dinanzi al giudice monocratico Marcello Rizzo, per l’inizio del processo. Risponde, come la Preside, di omicidio colposo. Il docente è difeso dal legale Luigi Covella.
Nella scorsa udienza, invece, i genitori di Andrea De Gabriele si sono costituiti parte civile. Inoltre, i legali della famiglia hanno chiesto ed ottenuto dal giudice, la citazione del MIUR e della Provincia di Lecce, come responsabili civili.
La madre del ragazzo è assitita dal legale Francesca Conte, mentre il padre è difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia. Gli altri familiari, invece, sono difesi dall’avvocato Antonio De Mauro.
L’inchiesta
Il sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone, nei mesi scorsi, ha chiuso l’inchiesta sulla morte dello studente del Liceo De Giorgi, avvenuta l’8 gennaio di sei anni fa in circostanze poco chiare.
La Dirigente Scolastica è accusata di avere adibito uno spazio inidoneo, privo di qualsiasi supporto, ad uso sportivo senza aver mai segnalato l’altissimo rischio per l’incolumità degli studenti, privo di adeguate misure di sicurezza che lo rendessero inaccessibile. Il professore Casilli, invece, non avrebbe adottato la necessaria vigilanza sugli alunni durante l’ora di lezione, in cui avvenne la tragedia. Inoltre, si sarebbe allontanato dal luogo dove sarebbe caduto De Gabriele per andare a recuperare un pallone in direzione opposta.
Ricordiamo che il Gip Vincenzo Brancato ha accolto, nei mesi scorsi, l’opposizione all’archiviazione della difesa dei familiari della vittima
I fatti
Lo studente Andrea De Gabriele, 17enne originario di Campi Salentina ma residente a Veglie, cadde all’interno di un lucernario adiacente al cortile della succursale del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Il ragazzo che intorno alle ore 13.00 dell’8 gennaio 2013 si trovava insieme ai suoi compagni nel cortile del “De Giorgi”, nella sede del rione “San Pio”, stava per rientrare in aula al termine dell’ora di educazione fisica, quando si è arrampicato aiutandosi presumibilmente con una sedia su una grata, probabilmente per recuperare il giubbino (da quanto emerso nel corso delle indagini sarebbe stato lanciato per gioco da un suo compagno).
Dopo aver superato la grata della recinzione che delimita il campo di pallavolo con un grande lucernario, appoggiò un piede su un pannello di quest’ultimo (costituito da una rete metallica sottilissima), che cedette sotto il peso del giovane, facendo precipitare Andrea nel vuoto per una decina di metri. A nulla servirono i soccorsi ed il 17enne morì in ospedale.