Stupra la compagna incinta, che decide di abortire? Operaio condannato per violenza sessuale

In mattinata, è arrivata la condanna a 5 anni e 4 mesi, dopo il rito abbreviato. I fatti sarebbero avvenuti alla fine di novembre del 2016, in una località appartata appena fuori Lecce.

Violentò la compagna, nonostante fosse incinta, nel novembre di quattro anni fa?
In mattinata, è arrivata la condanna a 5 anni e 4 mesi. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo) dal gup Sergio Tosi. ​Inoltre, l’imputato è stato interdetto in perpetuo da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno, nonchè dai pubblici uffici. E il giudice ha disposto, dopo l’esecuzione della pena, per la durata di un anno, il divieto di avvicinarsi all’abitazione e ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima nel febbraio del 2017. La ragazza riferì agli uomini della Questura che già nel mese di settembre del 2016, il compagno preso dalla gelosia, l’avrebbe picchiata in due occasioni, colpendola con calci e pugni e sbattendole la testa contro la portiera della sua auto, dicendole: “Non gridare o ti ammazzo”.

Nel mese di novembre, dopo aver fatto il test di gravidanza, la donna avrebbe scoperto di aspettare un bambino. Nonostante ciò, l’uomo l’avrebbe continuata a picchiarla. E si arriva così al fatto contestato dalla Procura, quando l’operaio alla fine di novembre del 2016, l’avrebbe condotta in macchina, in una località appartata appena fuori Lecce. E giunti sul posto. l’avrebbe tirata per i capelli ed immobilizzata, facendo uso della propria forza fisica. E dopo averle abbassato con forza i pantaloni e strappato la biancheria intima, la costringeva, nonostante si opponesse e lo implorasse di smetterla, a subire un rapporto sessuale completo.

Non solo, poiché la ragazza sostiene che anche in seguito, egli l’avrebbe percossa all’interno della sua autovettura, mettendole la mano sulla bocca per evitare che urlasse. Ed infine, la colpiva violentemente sulla bocca con uno schiaffo.  Alla fine la ragazza, provata da quanto accaduto, affermò agli inquirenti che decise di abortire e di interrompere la relazione.

L’uomo è stato ascoltato in Questura nel gennaio del 2019. Egli ha negato di avere violentato la donna, nutrendo anche perplessità sul fatto che fosse incinta.