Si finge Carabiniere per raggirare un’anziana, sventato tentativo di truffa a Calimera


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Nel pomeriggio di ieri, a Calimera si è verificato un tentativo di truffa ai danni di un’anziana. Solo grazie alla prontezza del figlio e all’efficienza dei Carabinieri della Stazione locale, la vicenda ha avuto un epilogo positivo, evitando conseguenze ben peggiori.

Intorno alle prime ore del pomeriggio, la signora – una donna di oltre 65 anni residente nel centro abitato – ha ricevuto una telefonata sul numero fisso di casa.

Dall’altro capo del telefono, una voce maschile si è presentata con sicurezza come un “comandante dei Carabinieri di Lecce”. Con tono allarmato e credibile, l’interlocutore le ha comunicato che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, in cui un ragazzo di 19 anni avrebbe riportato lesioni molto serie.

Per evitare l’arresto del figlio, secondo quanto riferito, la donna avrebbe dovuto consegnare urgentemente una somma pari a 16.500 euro oppure, in alternativa, gioielli e oggetti preziosi in suo possesso.

La messinscena, ben congegnata, non si è fermata qui. La donna, in quel momento in compagnia di un’amica, è stata indotta dal finto comandante a farla allontanare da casa, con la scusa di recarsi presso la caserma dei Carabinieri per ritirare dei verbali legati al presunto incidente. Poco dopo, come annunciato nella telefonata, un uomo si è presentato alla porta, qualificandosi come “collega” del sedicente comandante, incaricato di ritirare quanto pattuito. Terrorizzata e in totale buona fede, la donna ha consegnato i propri gioielli, riposti in un cofanetto.

Fortunatamente, il figlio, nel frattempo informato dell’accaduto, si è reso conto della truffa in atto e ha subito allertato gli uomini dell’Arma della Stazione di Calimera. I militari sono intervenuti in pochissimi minuti, riuscendo a fermare il truffatore ancora nei pressi dell’abitazione della vittima.

All’interno del marsupio in suo possesso, è stato ritrovato il cofanetto contenente i preziosi, per un valore stimato di circa 30mila euro. Il maltolto è stato immediatamente restituito alla legittima proprietaria, ancora scossa per l’accaduto.

Il truffatore è stato arrestato in flagranza di reato.

Al termine delle formalità di rito, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica, che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.

Le indagini sono attualmente in corso per identificare eventuali complici coinvolti nel raggiro.

Naturalmente,  tutti il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contradditorio tra le parti.