Non sono bastate le rassicurazioni di Tap, a fermare la “protesta”. Quando i “suoi” uomini sono tornati lungo il tracciato del gasdotto per effettuare alcune semplici operazioni di potatura degli ulivi, a Melendugno si sono alzati i toni. Di nuovo.
Sono soltanto «buone pratiche agricole» per prevenire la diffusione della Xlylella, garantisce la multinazionale svizzera in una nota ufficiale in cui ribadisce che si tratta di “operazioni” necessarie anche per ripristinare il paesaggio agicolo, una volta conclusi i lavori di costruzione del metanodotto.
I movimenti, in zona cimitero, però, non sono andati giù ad alcuni cittadini che hanno rivissuto quei momenti tensione vissuti durante i lavori al cantiere di San Basilio, quando la bellissima marina di Melendugno si era trasformato in un campo di battaglia tra fazioni opposte. Anche questa volta, infatti, gli operai di Tap sono stati scortati da un numero “considerevole” di uomini in divisa.
In prima linea, come sempre, il Comitato NO-Tap che ha dato vita ad una personale forma di dissenso, salendo sugli alberi per impedire i lavori.
A San Basilio arrivano i mezzi pesanti
Nuovo giorno, nuove tensioni a San Basilio. Chi “sorveglia” da mesi il cantiere non ha potuto fare a meno di notare i mezzi pesanti, scortati da alcuni agenti di polizia in tenuta anti-sommosta. I manifestanti, utilizzando i social, stanno chiamando a raccolta tutti per capire quali siano le intenzioni della multinazionale ed eventualmente fermarle, come hanno fatto in passato. A loro dire, le ruspe si stanno dirigendo verso alcuni siti non compresi nell’elenco di quelli “autorizzati”. Dal canto suo, l’azienda conferma di essere nel pieno rispetto dell’autorizzazione ministeriale.
La protesta in viale De Pietro
Mentre a San Basilio la tensione sale, questa mattina un gruppo di manifestanti dell’associazione Terra Mia – armati di striscioni – ha deciso di “spostarsi” a Lecce per un sit-in ai piedi del Palazzo di Giustizia.
Sono una ventina in tutto e in silenzio chiedono al nuovo procuratore capo, Leonardo Leone De Castris semplicemente “verità e giustizia per il Salento”.