Non è riuscito a proferire parola Vittorio Delle Rose, rigattiere 71enne di Copertino che giovedì, nelle campagne di Veglie, ha tentato di strangolare la compagna 41enne che lo aveva lasciato. L’uomo, molto provato e ancora in stato confusionale, non ha risposto alle domande del giudice nell’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta, questa mattina, davanti al Gip Antonia Martalò.
‘Non avevo intenzione di ucciderla’: sono queste le uniche parole che il 71enne ha pronunciato ai suoi avvocati, Silvio Verri e Giuseppe Nestola. Fatto è che durante quell’incontro chiarificatore, la gelosia ha preso il sopravvento rischiando di trasformare una discussione in un omicidio, scampato solo per miracolo.
Con la scusa di andare a trovare un amico comune, il 71enne è passato a prendere la ex compagna con l’Ape. E lei ha acconsentito ad accompagnarlo, mai immaginando che le avrebbe fatto del male. Nelle campagne a pochi passi da Monteruga, l’inaspettabile. Il 71enne, carico di rabbia, avrebbe tentato di strangolare la compagna che si era negata. Le ha stretto una corda intorno al collo, poi ha tentato di soffocarla con le mani e, probabilmente, ci sarebbe riuscito se la poveretta non fosse riuscita a scappare lungo la strada principale. Ha raccontato l’accaduto ad un automobilista di passaggio che, intuendo il pericolo, ha chiamato i carabinieri. Per la 41enne si sono aperte le porte del "Vito Fazzi" di Lecce. Per l’uomo, colto da un malore durante l’interrogatorio in Caserma, quelle dell’ospedale di Copertino.
I suoi legali ora hanno avanzato richiesta di domiciliari, sottolineando che l'uomo non ha precedenti per violenza e dunque si sarebbe trattato di un episodio isolato. La decisione del giudice è prevista nelle prossime ore.