Domenica 16 ottobre 2016, al termine della gara, Nardò-Nocerina nell’ambito di una serie di servizi di polizia predisposti dalla Questura di Lecce per garantire l’ordinato deflusso degli spettatori dello stadio ed il rientro in sede dei tifosi e della compagine ospite, un equipaggio del Distaccamento di Polizia Stradale di Maglie, in servizio di vigilanza sulla S.S. 101 carreggiata nord, Tangenziale Ovest e sulla S.S. 613, carreggiata nord, con il compito di garantire il regolare deflusso e rientro in sede sia della tifoseria ospite che della squadra della Nocerina, alle ore 17.30 circa, giunto al km. 23+300 direzione nord della S.S. 613, nel percorrere la rampa di uscita dello svincolo per Squinzano, ha notato a una distanza di 100 metri circa, una decina di autovetture ferme all’interno di un terreno agricolo, con numerose persone all’esterno delle stesse che, alla vista della pattuglia sono salite a bordo e si sono allontanate precipitosamente e, benché inseguite, sono riuscite a far perdere le tracce.
Gli agenti tornati sul luogo in cui erano state avvistate le autovetture hanno rinvenuto una sacca in tessuto di colore giallo, con manici e scritte di colore rosso, contenente 6 lanciarazzi da segnalazione e una catena antifurto chiusa di circa 80 com.
Subito dopo, sulle utenze di emergenza 112 e 113, sono giunte segnalazioni di cittadini circa la presenza di numerosi giovani che sostavano in prossimità dei cavalcavia ubicati sulla S.S. 613 Brindisi-Lecce, muniti di sciarpe e bandiere di colore giallo-rosso ed armati di bastoni e pietre.
Pertanto, in considerazione della nota animosità che aveva in passato contraddistinto le tifoserie del Lecce e della Nocerina, che in altri contesti agonistici avevano manifestato comportamenti violenti e non escludendo che tifosi del Lecce si fossero appostati per portare a termine un’aggressione al pullman dei giocatori della Nocerina che di li a poco sarebbe transitato, gli uomini in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Lecce sono stati immediatamente inviati sui luoghi segnalati, dove, in una strada laterale di campagna, prospiciente la S.S. 613 Lecce-Brindisi, hanno individuato un’autovettura Renault Twingo, il cui conducente alla loro vista ha accelerato l’andatura imboccando la S.S. 613 in direzione di Lecce e, dopo aver rallentato sulla rampa di uscita del cavalcavia si è liberato, lanciandolo dal finestrino anteriore sinistro, di un bastone in legno di grosse dimensioni.
Gli Agenti della Volante attivati i sistemi di emergenza luminosi e sonori si sono sottoposti all’inseguimento della Renault Twingo e dopo aver percorso circa due chilometri sono riusciti a fermare l’autovettura su una piazzola di sosta e a identificare gli occupanti, che con l’ausilio di personale della Digos della Questura di Lecce sono stati riconosciuti per appartenenti alla tifoseria “Ultras Lecce”.
Inoltre, nel luogo dove sono stati notati e, in particolare, in corrispondenza della rampa di uscita del ponte Casalabate-Squinzano dove era stato lanciato dal finestrino anteriore sinistro della Twingo il bastone, gli uomini della Volante hanno ritrovato un bastone in legno, di forma dritta, della lunghezza approssimativa di 90 cm. e del diametro di 5 cm. e poi, nella stradina adiacente lo svincolo da dove è stata notata provenire la Twingo, hanno rinvenuto un altro bastone in legno, di forma leggermente ricurva, della lunghezza approssimativa di 80 cm. e del diametro 4 cm.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Al termine degli accertamenti di rito i quattro tifosi di 25, 30, 33 e 39, anni, tutti salentini, sono stati denunciati in stato di libertà, per i reati di cui all’art. 7 ter L. 401/89 e successive modifiche e art. 4. L. 8.04.1975 nr. 110. In seguito ai fatti, il 6 febbraio 2017 il Questore di Lecce ha emesso nei loro confronti, che già in passato si erano evidenziati per condotte violente nell’ambito di manifestazioni calcistiche e quindi già destinatari di provvedimenti d.a.spo., un provvedimento di divieto di accesso tutti gli stadi e campi sportivi del territorio nazionale dove si svolgono campionati o incontri di calcio di serie A, B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti e di campionati minori, Coppe Nazionali ed Internazionali, oltre che agli incontri della Nazionale Italiana di calcio, per la durata di anni cinque, con divieto di accedere, per lo stesso periodo di 5 anni, alle zone circostanti lo stadio comunale “E. Giardiniero” di Lecce e lo stadio comunale “Giovanni Paolo II” di Nardò, a partire da due ore prima dell’inizio a due ore dopo la conclusione di ogni incontro ufficiale di calcio disputato in queste strutture, rispettivamente, dalla squadra del “Lecce” e dalla squadra del “Nardò” e di accedere, in tali circostanze e per lo stesso arco temporale, ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime. I predetti provvedimenti sono stati in questi giorni convalidati dal GIP presso il Tribunale di Lecce nella parte in cui si prescrive ai quattro tifosi di comparire presso gli Uffici di polizia in concomitanza con lo svolgimento di specifici incontri di calcio.