Con una telefonata si finge il nipote e tenta di ‘spillarle’ quasi 4.000 euro, arrestato


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Una telefonata carica di ansia, una trappola studiata nei minimi dettagli, un colpo che sembrava pronto a segno. Ma la prontezza di un nipote e la rapidità dei Carabinieri hanno trasformato un pomeriggio di paura in un arresto lampo.

Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno sventato una truffa ai danni di un’anziana bloccando in flagranza un uomo che si era presentato alla sua porta fingendosi “amico di un Carabiniere”.

Tutto è iniziato con una telefonata ingannevole. Una voce agitata, spacciandosi per il nipote della donna, le ha fatto credere di trovarsi in gravissimo pericolo e di aver bisogno urgente di denaro per risolvere una presunta emergenza. Il falso parente, con toni concitati, l’ha convinta che un “carabiniere in borghese”, suo fidato amico, si sarebbe recato a casa per ritirare la somma di 3.900 euro.

Ma la truffa non è andata a buon fine. In casa, accanto all’anziana, c’era il vero nipote che, intuendo immediatamente l’inganno, ha mantenuto il sangue freddo e ha chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. Dall’altra parte della linea, l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale, ha raccolto ogni dettaglio e fornito indicazioni mirate, attivando in pochi istanti un intervento.

Una “gazzella” della Sezione Radiomobile ha raggiunto l’abitazione in pochissimi minuti, proprio mentre il finto “carabiniere amico” si presentava alla porta per incassare il denaro. I militari, dopo aver osservato i suoi movimenti sospetti, sono entrati in azione bloccandolo proprio sull’uscio, prima che potesse mettere in atto il raggiro. Il truffatore è stato immediatamente accompagnato in caserma.

Dopo le formalità di rito, i Carabinieri hanno condotto l’uomo presso la Casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.

Naturalmente,  il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.