Avrebbe predisposto una serie di atti necessari per modificare la destinazione di un suo terreno e di alcuni parenti, su cui ci sarebbe stata l’intenzione di costruire un complesso socio sanitario. Sarebbero queste le contestazioni che la Procura della Repubblica di Lecce muove nei confronti di Massimo Coricciati, Sindaco di Martano finito sotto la lente di ingrandimento della Magistratura con accusa di tentato abuso d’ufficio.
L’inchiesta avrebbe preso il via dall’esposto presentato da due consiglieri comunali e del quale si è occupato il Pubblico Ministero, Paola Guglielmi che ha acquisito tutta la documentazione inerente i fatti in Municipio.
La delibera nella quale il terreno in questione sarebbe stato trasformato da “zona residenziale pubblica” in “zona residenziale di espansione” e nel corso della cui votazione il Sindaco non si sarebbe astenuto, risale al gennaio 2011. Tale delibera, però, successivamente è stata annullata in autotutela, ecco perché il primo cittadino sarebbe indagato per tentato abuso d’ufficio.
Massimo Coricciati, dal canto suo, respinge gli addebiti e dichiara che la delibera sarebbe stata ritirata proprio perché resosi conto che non l’avrebbe potuta votare, tant’è che, successivamente, si è astenuto. Ad ogni modo ha fatto sapere che si presenterà davanti ai magistrati per chiarire la sua posizione.