Si sono intrufolati alle prime luci del mattino all’interno dell’impianto fotovoltaico che si affaccia su via vecchia Carmiano, intenzionati a fare incetta dei preziosi cavi in rame presenti nel parco, ma qualcosa è andato storto. Per la precisione è scattato l’allarme che ha costretto la banda a battere la ritirata.
Strano che nel piano, apparentemente studiato nei minimi particolari, non sia stata calcolata la voce “sistema di videosorveglianza”. Fatto è che i malviventi hanno dovuto scegliere se rinunciare al colpo o fuggire per evitare di essere scoperti. E hanno scelto la seconda strada che gli ha permesso, almeno per il momento, di farla franca. Ma andiamo con ordine.
Il colpo alle prime luci del mattino
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 5.00, quando alcuni individui si sono presentati nel campo alla periferia di Lecce con un furgone, ritrovato poco dopo. La targa rumena, su cui ora sono concentrate le attenzioni degli uomini in divisa.
Volto rigorosamente coperto da un passamontagna hanno cercato di fare razzia dei cavi in rame, ma – come detto – è scattato l’allarme che li ha costretti a fuggire. Sapevano che di lì a poco sarebbero arrivati i vigilantes e le forze dell’ordine, come è stato.
Le indagini sono ora affidate agli uomini delle volanti e della squadra mobile di Lecce cui toccherà il compito di risalire agli autori del gesto.